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Salerno – Colpo di Carabinieri e Guardia di Finanza alla malavita campana, attraverso l’esecuzione di 11 arresti e di numerosi sequestri. In particolare,  la seconda ordinanza di custodia cautelare deriva da un’ulteriore attività investigativa svolta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno sotto la conduzione della locale D.D.A. – successivamente trasmessa per competenza al paritetico organo distrettuale di Napoli – e ha evidenziato la capacità di approvvigionamento di considerevoli quantità di droga da parte di sodalizi criminali partenopei.
“In tale contesto – si legge nella nota – è stato dimostrato come nelle operazioni di approvvigionamento illecite siano stati coinvolti finanche operatori portuali di Salerno, incaricati dal gruppo camorristico nel gennaio 2015 di agevolare l’uscita da quel porto di un container frigo proveniente dall’Ecuador con un carico di banane, che però celava all’interno del vano motore un grosso carico di stupefacente. In quell’occasione due dipendenti di una società di spedizione non sono riusciti a recuperare la sostanza stupefacente a causa di inaspettate complicazioni burocratiche e il container, svuotato delle sole banane, è stato reimbarcato su una nave diretta a Rotterdam. Una volta giunta nel porto olandese, la nave veniva sottoposta a perquisizione grazie ad apposita segnalazione dei Finanzieri del GICO di Salerno, consentendo così di rinvenire e sottoporre a sequestro, ancora occultati nel vano motore, 40 chili di cocaina per un valore stimato di circa € 1.200.000. La perdita dell’ingente carico generava la reazione adirata del capoclan, che pretendeva di essere risarcito da tutti i soggetti ritenuti responsabili del mancato recupero della sostanza stupefacente. Le successive pressioni e minacce – perpetrate sia attraverso pestaggi, sia con l’esplosione di colpi d’arma da fuoco – costringevano uno degli indagati a vendere la propria abitazione per consegnare al capo dell’organizzazione il denaro perso. Un ulteriore sequestro di droga è stato effettuato nel mese di maggio 2015 in provincia di Padova, allorquando le Fiamme gialle padovane intercettavano 40 chili di marijuana occultati in un autoarticolato proveniente dalla Spagna, arrestando due persone in flagranza di reato.
Oltre al traffico di sostanze stupefacenti, l’organizzazione ha posto in essere anche numerosi tentativi di contrabbando di sigarette provenienti dal Nord Africa coinvolgendo ulteriori soggetti in tutto il territorio nazionale, per i quali si è proceduto separatamente.
L’attività investigativa, durata quasi due anni, è stata sviluppata non senza difficoltà, dovute anche ai continui accorgimenti e alle precauzioni adottate dagli indagati: incontri de visu in aree ad alta densità criminale, frequenti cambi di utenze telefoniche (intestate a nominativi di fantasia) e di apparecchi cellulari, utilizzo di un linguaggio estremamente criptico sono alcuni degli ostacoli che gli investigatori hanno dovuto superare per ricostruite le dinamiche delle trattative poste in essere dal sodalizio.
Nel medesimo contesto operativo, i Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro, fino ad un valore di circa € 2.500.000, finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili riconducibili agli indagati, in capo ai quali è emersa una notevole sproporzione tra i redditi dichiarati e l’effettiva situazione patrimoniale, ricostruita con il supporto del Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata (SCICO) della Guardia di Finanza”.