- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Abbandono rifiuti, affissioni abusive e deiezioni canine: il Comune di Cava de’ Tirreni passa all’incasso. Dallo scorso 21 giugno hanno giurato davanti al Sindaco Servalli i 10 Ispettori Ambientali Volontari. In questo periodo, intensa l’attività messa in campo, con una decisa azione di informazione e sensibilizzazione, soprattutto nei riguardi dei possessori di cani per il rispetto delle norme sulla deiezione canina ed a salvaguardia del decoro urbano con oltre 140 controlli per verificare il possesso, come prevede il regolamento,  del kit per la raccolta e la pulizia con acqua/detergente delle minzioni. Dopo la fase di informazione e sensibilizzazione si è passati, da questa settimana alla sanzione con la redazione di un verbale. 

In materia di conferimenti dei rifiuti, complessivamente, sono stati elevate tre sanzioni per un importo, come da regolamento, di 500,00 cadauna, per il mancato rispetto delle modalità e orario di deposito ed effettuati numerosi interventi a Santa Lucia e Corso Umberto I e in via Lauro presso un cantiere edile, oltre che controlli e segnalazioni per potatura di rami/siepi che sovrastano la strada e marciapiedi.

Per quanto riguarda l’affissione abusiva, sono state eseguite rimozioni di locandine e manifesti abusivi e tre segnalazioni alla Polizia Locale per le relative verbalizzazioni di 412,00 euro.

“Sono particolarmente soddisfatto – afferma il Consigliere comunale delegato alla Polizia Locale, Giovanni Del Vecchio – per l’attività messa in campo dagli Ispettori. Ancor più meritevole in quanto volontari che dedicano il proprio tempo a servizio della città. Li abbiamo dotati di una sede e stiamo completando la dotazione degli strumenti per poter operare su tutto il territorio comunale anche con l’ausilio di una vettura. Appena sarà possibile rifaremo il bando per nuovo personale e potenziare ulteriormente il controllo del territorio dove sono ancora troppi i casi di menefreghismo e inciviltà che producono danni al decoro e ancor di più alla tasca dei cavesi per i costi che bisogna sostenere per ripulire”.