- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Oliveto Citra (Sa) – Una giornata per la memoria, dedicata alle vittime del Covid-19. A Oliveto Citra, mercoledì 14 aprile, l’evento “Tempo di cura. Essere comunità dopo la pandemia”, organizzato dalla Fondazione San Francesco d’Assisi Onlus in collaborazione con il Comune di Oliveto Citra. Ospite della giornata Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, nominato dal Ministro Speranza, lo scorso 21 settembre, a capo della commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana.

Per me è un grande piacere e un grande onore approfondire, a Oliveto Citra, un tema così importante – ha dichiarato Monsignor Paglia – Abbiamo bisogno di un cambio di modello di sviluppo e di una nuova prospettiva solidaristica, a partire dalle comunità locali, per allargarci ad una visione più ampia, vincendo la tendenza a ripiegarci su noi stessi. Papa Francesco ci ricorda nelle sue encicliche che siamo tutti un’unica grande famiglia umana che abita una casa comune. Tutti siamo responsabilità verso noi stessi e gli altri. Lo sfondo della fraternità universale è l’impegno dei credenti ed è una sfida per tutti, per uscire dalla crisi globale rinnovati, più forti, più solidali”.

Dopo la visita alle Case intelligenti presenti nel centro storico, alle ore 11.45 sarà celebrata la Santa Messa nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia, nel ricordo di tutte le vittime del Coronavirus. E, a seguire, l’incontro “Essere Comunità oltre la pandemia”, con gli interventi di Monsignor Paglia, del parroco Don Luigi Piccolo, di Mino Pignata, Sindaco di Oliveto Citra e Presidente pro tempore della Fondazione San Francesco d’Assisi Onlus, di Mario Iervolino, Direttore Generale ASL Salerno, e di Davide Bottalico, Digital Healthcare & Innovation Head Takeda Italia.

Il Covid ha messo tutto il mondo a dura prova, con oltre 100 mila morti solo nel nostro Paese, per la maggior parte anziani – ha dichiarato il Sindaco Pignata – Le RSA hanno giocato un ruolo determinante favorendo, troppo spesso, l’insorgere di ampi focolai difficili da gestire. Con il progetto Case Intelligenti, avviato quasi un anno fa con GRAMPiT, Takeda e Hiltron – ha continuato – abbiamo proposto, sul territorio, una nuova forma di assistenza che, grazie alla tecnologia, aiuta anziani e soggetti fragili a casa loro, preservando i luoghi, gli affetti, la vita di ogni giorno”.

Siamo orgogliosi di sostenere iniziative come quella realizzata a Oliveto Citra – ha aggiunto Bottalico – perché crediamo fortemente nell’innovazione digitale nella sanità. Il progetto rispecchia fedelmente quello che è uno degli obiettivi principali di Takeda: dare un concreto contributo al miglioramento della qualità di vita dei pazienti, che per noi sono sempre al centro di ogni attività. Siamo sicuri che porteremo avanti la florida collaborazione con questa bella realtà, orgoglio del nostro Mezzogiorno”.