Sono stati fermati dalla Soprintendenza ai beni Archeologici, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino i lavori che stanno interessando nel quartiere di Mercatello la realizzazione di un complesso residenziale articolato in tre edifici che sostituirà la struttura dell’ex Mulino del Pastificio Amato di Salerno. I lavori nell’area dove si è già proceduto a demolire, una parte della fabbrica, praticamente tagliandolo pezzo dopo pezzo, senza far intervenire mezzi di demolizione, sono stati fermati. La soprintendenza sta effettuando una serie di controlli.
Tre i punti sui quali sono in corso specifici studi anche perché l’area non è nuova a ritrovamenti del genere. Tutta la fascia litorale orientale della città di Salerno, in età romana era utilizzata come zona di impianto di ville suburbane. Nelle immagini si vedono chiaramente due consistenti ritrovamenti lapidei che fanno propendere per un insediamento rustico. I Romani fin dal III secolo a.C., iniziarono a popolare la zona per la salubrità dell’area, grazie anche alla vicinanza del mare. E già in passato sono stati individuati, ma purtroppo non preservati, lungo la fascia costiera della città tra Torrione e Torre Angellara, resti di altre ville e residenze rustiche. L’unica villa emersa in seguito ad indagini archeologiche è quella in località San Leonardo. Ora sarà la soprintendenza a dover dire l’ultima parola.
“Il progetto era subordinato ad indagini archeologiche perché la zona aveva già restituito tracce importanti – fa sapere la dottoressa Bonaudo della Soprintendenza – e lo scavo preventivo ha restituito tracce di strutture documentate per più fasi cronologiche, almeno dal primo al terzo secolo Dc. La prosecuzione delle indagini, attualmente a carico del proprietario è condizionata alle valutazioni della proprietà rispetto ad una diversa configurazione progettuale”.