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Salerno – In vista delle elezioni regionali – poi non così lontane – esplode il caso-Passariello in Fratelli d’Italia. Il consigliere, assurto agli onori della cronaca per l’inchiesta di FanPage, nella sua richiesta di ricandidatura trova un pressoché insormontabile ostacolo interno in Edmondo Cirielli. “Siamo umanamente contenti per l’assoluzione di Luciano Passariello, ma porrò un veto rispetto ad una sua ricandidatura al consiglio regionale della Campania”. Lo annuncia il Questore della Camera e presidente della direzione nazionale di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, alla luce della richiesta di Passariello di rientrare nel partito, dopo la sospensione, a seguito dell’inchiesta su Bloody Money. “Noi siamo da sempre garantisti e, infatti, non è stato mai espulso nonostante la gravità della vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto e nonostante, a causa di essa, alle ultime elezioni politiche, nel collegio uninominale di Campania 1 dov’era capolista alla Camera, il partito sia crollato al 2.74%. La questione, dunque, è tutta politica. Chiederò che il consigliere Passariello venga sottoposto ad un provvedimento disciplinare in virtù del suo comportamento politicamente ambiguo nei confronti dell’amministrazione regionale del Pd a guida De Luca; ma anche per il medesimo comportamento politicamente ambiguo da parte del suo collaboratore politico e di partito Agostino Chiatto e di quello dell’ex presidente della Sma Campania Lorenzo Di Domenico ritenuto, dalle cronache locali, vicino allo stesso Passariello. Senza dimenticare, poi, gli attacchi e le polemiche strumentali di quest’ultimo contro il sottoscritto, il capogruppo alla Camera On. Francesco Lollobrigida e tutto il partito. Dunque, se Passariello vuole continuare a militare nel partito non vi sono problemi, in attesa delle decisioni della commissione di probiviri, ma per quello che mi riguarda la sua ricandidatura al consiglio regionale è assolutamente esclusa”.