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Manca la documentazione autorizzativa ambientale e paesaggistica. Con questa motivazione, in data 10 maggio 2023, il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Buccino, ha disposto il diniego, temporaneo, circa la richiesta di permesso a costruire presentata dalla società Fonderie Pisano Spa, ai fini della realizzazione di una moderna acciaieria di seconda fusione della ghisa da insediarsi nel lotto n.22 della zona industriale di Buccino.
Un diniego, seppur temporaneo, chiaro alla richiesta, l’ennesima, inviata qualche giorno fa dalla società agli uffici di Palazzo di città, che arriva nel bel mezzo di una querelle giudiziaria pendente dinanzi ai giudici del Consiglio di Stato, istituzionale e politica, che nel 2018 ha visto il Comune di Buccino varare una modifica di variante del Piano Urbanistico della zona industriale che ha trasformato l’area industriale in “distretto agroalimentare e logistico”, alzando così le barricate all’insediamento delle fonderie nel polo industriale volceiano.
Protesta unanime di Palazzo di città contro la delocalizzazione delle fonderie a Buccino, portata avanti da tutto il consiglio comunale guidato prima dall’ex sindaco di Buccino, Nicola Parisi, che per anni e fine a fine legislatura terminata a giugno dello scorso anno, aveva bloccato l’iter autorizzativo di rilascio dei permessi a costruire alla società ordinando all’ufficio tecnico comunale di vietare qualsiasi parare ai fini autorizzativi alle attività nell’area industriale sino all’esito del ricorso giudiziario amministrativo, e successivamente dal neo sindaco, Pasquale Freda, quest’ultimo però, ha revocato l’ordinanza del predecessore di divieto rilascio permessi a costruire. Una battaglia che a Volcei prosegue dal 2016 quando alla stampa il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, annunciò che la sede di delocalizzazione delle acciaierie di Via dei Greci a Salerno sarebbe stata la zona industriale Asi di Buccino, portata avanti da politici, cittadini e Istituzioni, a cui si sono affiancati circa 50 comuni della Valle del Sele, Tanagro, Alburni e Vallo di Diano, ricadenti nelle aree naturali protette della Riserva Naturale Protetta Monti Eremita Marzano-Foce Sele e Tanagro e il Parco Nazionale Cilento-Diano-Alburni.
E mentre i Pisano attendono l’esito del ricorso in consiglio di Stato contro il Comune di Buccino con il quale hanno chiesto l’annullamento della variante al Puc e che comporta anche il blocco parziale dell’iter autorizzativo, la società stessa ha ripresentato per la seconda volta, agli uffici del settore ambiente della Regione Campania, in data 18.4.2023, il progetto per la realizzazione dell’opificio industriale chiedendone l’autorizzazione ambientale VIA.
Progetto che nei mesi scorsi era stato rispedito al mittente da parte degli uffici regionali poiché carente di documentazione, ora invece prosegue il suo iter ai fini autorizzativi ambientali, mentre la stessa società ha inviato la copia del progetto con la relativa richiesta di permesso a costruire nella zona industriale di Buccino anche al Comune dove l’ufficio tecnico, in data 10.5.2023, ha emanato provvedimento di diniego e quindi di rigetto temporaneo poiché il progetto e la relativa richiesta non sarebbe corredata dalla documentazione circa i pareri regionali ambientali e paesaggistici necessari per le autorizzazioni Aia, Via-Vas Vinca, poiché il lotto n.22 ricade in area naturale protetta zona Sic, Zps e Rete Natura 2000.
Intanto è attesa per mercoledì 17 maggio a Palazzo di Città, giorno in cui il sindaco del Comune di Buccino, Pasquale Freda, ha organizzato una riunione pubblica per fare il punto della situazione con cittadini e associazioni. Dal gruppo consiliare di minoranza a Buccino, il capogruppo e imprenditrice Maria Trimarco, sulla scorta dell’azione intrapresa dalla precedente amministrazione Parisi di cui era vicesindaco, qualche ora fa, ha chiesto al primo cittadino, di –“emanare un ordine di servizio al responsabile dell’ufficio tecnico con il quale si chiede la sospensione immediata del rilascio di ogni autorizzazione riguardante la zona industriale di Buccino”.