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Questa mattina a Baronissi è stata posata la prima pietra per la realizzazione della Casa della Salute, una nuova struttura sanitaria territoriale finanziata attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che rappresenta un passaggio fondamentale nella costruzione di un modello sanitario più vicino ai bisogni delle persone e delle comunità locali.

L’opera sorgerà su un’area di circa duemila metri quadrati individuata nel comparto denominato Polo Integrato della Ricerca – Città della Medicina, previsto nel vigente Piano Urbanistico Comunale, un’area già urbanizzata e destinata a funzioni sanitarie pubbliche e private, dotata di elevata accessibilità e adatta a ospitare servizi ad alta valenza sociale e sanitaria La nuova Casa della Salute accoglierà un Ospedale di Comunità, una struttura sanitaria intermedia pensata per offrire assistenza post-ospedaliera, cure di transizione tra il ricovero e il domicilio, servizi di dimissioni protette, in un’ottica di prossimità e presa in carico continuativa del paziente, con l’obiettivo di rafforzare l’assistenza territoriale, migliorare la qualità della vita delle persone fragili e ridurre la pressione sugli ospedali principali

“Oggi è un giorno che resterà nella storia della nostra città” – ha dichiarato la Sindaca Anna Petta – Con la posa della prima pietra della Casa della Salute di Baronissi segniamo l’avvio concreto di un’opera strategica per il nostro territorio, resa possibile grazie alla programmazione del PNRR e alla sinergia tra Comune, ASL e istituzioni regionali. Questa struttura sarà un punto di riferimento per la salute, un presidio a misura di cittadino, capace di offrire risposte efficaci e tempestive ai bisogni di cura, soprattutto per le persone più fragili e per le famiglie che vivono situazioni di vulnerabilità. È una casa della comunità nel senso più autentico: un luogo accessibile, umano, accogliente, dove la sanità pubblica tornerà ad essere davvero vicina”

La Sindaca ha poi ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo, dagli uffici comunali ai dirigenti dell’ASL di Salerno, ai tecnici progettisti, fino agli operatori del settore sanitario che quotidianamente mettono a disposizione della collettività le proprie competenze e la propria professionalità

Il Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Luca Galdi evidenzia il valore strategico dell’intervento dal punto di vista urbanistico e sociale, sottolineando come l’amministrazione abbia lavorato negli anni per preparare il terreno a una crescita ordinata, sostenibile e funzionale della città

“L’Amministrazione comunale ha messo in campo tutte le energie necessarie per accompagnare l’iter amministrativo, superare le criticità tecniche e accelerare i tempi di realizzazione. Il progetto rientra pienamente negli obiettivi della Missione 6 Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che punta alla riorganizzazione dell’assistenza territoriale attraverso una rete capillare di strutture intermedie come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità, con l’intento di garantire equità nell’accesso alle cure, modernizzare i servizi sanitari e ridurre le disuguaglianze”.

L’Assessore all’Ambiente con delega alla Città della Medicina, Alfonso Farina: “La Città della Medicina non è più solo un progetto, ma una realtà che prende forma, grazie a un’opera che si inserisce perfettamente in un contesto già pensato per accogliere servizi di alta valenza pubblica e sociale. Il nuovo presidio sanitario si colloca in un’area strategica, già urbanizzata, facilmente accessibile e con una vocazione fortemente orientata al benessere della persona e della comunità. Come delegato alla Città della Medicina, ho sempre creduto nella necessità di fare rete tra pianificazione territoriale, tutela ambientale e qualità dei servizi. Oggi iniziamo a raccogliere i frutti di una visione condivisa che mette la salute, l’ambiente e le persone al centro.”

La Casa della Salute di Baronissi sarà un presidio polifunzionale, in grado di integrare medicina generale, servizi infermieristici, attività specialistiche, assistenza sociale e continuità assistenziale, favorendo un approccio multidisciplinare alla cura e alla prevenzione