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Nuovi furti al quartiere residenziale nella zona orientale di Salerno. Lancia l’allarme l’ex consigliere circoscrizionale della città, Vincenzo Musto, a cui due notti fa hanno rubato l’auto parcheggiata sotto la propria abitazione. Con una lettera inviata al Questore e al Prefetto si descrive l’esasperazione degli abitanti, i quali si dicono pronti a organizzare una ronda armata; alcuni di loro sono stati costretti ad installare telecamere sul loro posto auto. Una residente del parco, dice: “Prima che mi rubassero la quarta auto su quest’ultima avevano portato via l’Abs – ricorda la professionista – Quando l’ho messa in moto ho fatto marcia indietro e dopo ho innestato la prima, ma la vettura non frenava e sono finita pure contro una fioriera del palazzo di fronte. Pagati duemila euro solo per l’Abs, rimessa a punto me l’hanno rubata. Ora sono passata al noleggio a lungo termine, spendo di più ma è meglio così. Sono nauseata”.

Ecco le parole dell’ex consigliere: “Egregio Prefetto Malfi e Questore Ficarra sono Vincenzo Musto, residente del Parco Arbostella ed ex consigliere circoscrizionale di Salerno. Due giorni fa, per la quarta volta, mi hanno rubato, durante la notte, l’automobile parcheggiata sotto la mia abitazione. Ovviamente nessuno ha visto nulla. Non è la prima volta che accade un episodio del genere. Sono numerosi i residenti di questo quartiere che hanno subito furti in casa e di autoveicoli. Non si può andare avanti così. Non so cosa si può fare. Non spetta a me dirlo. Ma le chiedo pubblicamente aiuto perché la situazione è diventata insostenibile. Probabilmente siamo presi di mira da una banda di delinquente. E soltanto Lei e le forze dell’ordine potete aiutarci. Adesso basta. La pazienza è giunta al limite. I politici e gli amministratori locali fanno chiacchiere e la gente è stanca di vivere nell’insicurezza. Ora dovrò cambiare nuovamente macchina. Come hanno fatto anche altri abitanti. Ma chi ci assicura che non subiremo altri furti? Non possiamo vivere nella paura. Ci aiuti lei, Signor Prefetto.
Distinti saluti
Vincenzo Musto “