- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Che fine hanno fatto i gatti che albergavano nell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”di Salerno? I quasi cinquanta felini presenti nell’Azienda di via San Leonardo sono spariti. All’improvviso. Nessuno sa dove siano stati portati, che fine abbiano fatto. Nel perimetro ospedaliero se ne vedono solo due, al massimo tre. Per il resto, il nulla. “Le femminucce sono state sterilizzate e insieme ai maschietti portati via”, sussurra qualcuno. Ma dove? “Non lo sappiamo”, rispondono allargando le braccia. Che la presenza dei gatti creasse problemi era noto. Il cattivo odore non piaceva e lo stazionamento nel perimetro della palazzina amministrativa (vedi foto) faceva storcere il naso. L’assessore comunale Maria Rita Giordano, con delega alle politiche giovanili, molto presente in ospedale durante la passata direzione generale, più volte pubblicamente ha parlato del suo impegno a costruire un gattile. Impegno ribadito anche a luglio scorso quando l’ospedale finì alla ribalta della cronaca, anche nazionale, per l’apertura di una inchiesta aziendale interna per la presenza di un topo e del fango – che ne susseguì – sull’ospedale. Quella  vicenda creò un braccio di ferro, finito anche sui social, tra Istituzioni: un assessore, un  consigliere comunale e un manager alle prese con un presunto complotto legato alla presenza di un piccolo roditore. Da lì, la corsa alla paternità tra Giordano e Santoro dell’idea di creare un gattile. La domanda è: è stato costruito e ora ospita i felini del Ruggi?