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Salerno – Anticipare di due ore la nascita di Gesù Bambino? Don Mario Salerno, sacerdote della Parrocchia di San Demetrio, afferma: “Sono anni che diverse parrocchie hanno anticipato la Messa di Natale, chi alle 21, chi alle 22, compreso il Vaticano. Ma veramente dobbiamo ridurre il Santo Natale ad una questione di orario?

Don Mario e Don Dante

Possibile che dopo tanti secoli non riusciamo ancora a capire che le date e gli orari delle nostre liturgie hanno poco a che fare con la cronologia ma che si tratta sempre di percorsi teologici e pastorali? Io non celebrerò alla mezzanotte di quest’anno. Celebro la prevista Messa vigiliare alle ore 18,30 e al termine deporrò il Bambino nel presepe dandogli il benvenuto. D’altra parte la solennità non inizia proprio con i Primi Vespri del Natale? Mi pesa non celebrare la Mezzanotte di Natale ma per quest’anno deve andare così. C’è un bene comune che va salvaguardato e per il quale sacrificare il tradizionale orario liturgico non è un’offesa e né argomento su cui fare battute ridicole, come quelle di qualche politico o di qualche giornale. Il Dio Bambino non ha orari per donarci il suo consolante sorriso e il suo caloroso abbraccio. Intanto buon cammino di Avvento a tutti”.

Parrocchia San Giuseppe Lavoratore – Buone notizie dalla parrocchia di via Bottiglieri-Vinciprova. Don Natale Scarpitta annuncia la fine di un incubo: “Carissimi fedeli, sono lieto di annunciarvi che noi sacerdoti della canonica di S. Giuseppe Lavoratore siamo risultati negativi anche al secondo tampone. Dunque, dopo questi giorni di auto-quarantena cautelativa, a partire da stasera torneremo a presiedere le Sante Messe con la partecipazione dei fedeli. Vi attendiamo. Grazie per l’affetto e la preghiera”.