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Salerno – Non si è fatta attendere la replica dei consiglieri di opposizione al Comune di Salerno sulla risposta relativa alla mancata istituzione del Forum dei Giovani. L’amministrazione comunale in una nota aveva definitivamente bocciato il Forum dei Giovani, definendolo come un aggravio burocratico e, in contraddizione con le campagne lanciate anche da rappresentanti dell’amministrazione, aveva  liquidato la richiesta fatta dal Consigliere Dante Santoro per istituire questo istituto di partecipazione giovanile. Il Consigliere Dante Santoro ha però commentato; “Il Forum dei Giovani a Salerno non è mai esistito, perché è un luogo in cui i giovani della città possono diventare protagonisti e semmai estinguere i dinosauri della vecchia politica o i loro figli e figliocci inetti. Oltre al danno la beffa, con il bando regionale sui Forum, Salerno perderà fondi che avrebbero potuto finanziare iniziative ed idee dei giovani a favore del rilancio economico e sociale della città. Un’altra “medaglia” del sindaco e dell’assessore delle politiche giovanili a chiacchiere…. Noi nel frattempo abbiamo portato tremila giovani salernitani in visita al Comune ed a vedere come si decide il loro futuro. Perché al più presto dovrà toccare a loro”. 
Anche Antonio Cammarota, altro consigliere di minoranza che si era espresso sulla questione ha replicato alla nota del Comune. 
Abbiamo sempre criticato l’arroganza del pensiero unico che impedisce la libertà e la partecipazione , ma mai avremmo immaginato di leggere che la mancata istituzione del forum dei giovani e la conseguenziale perdita economica sono state volute per evitare “un ulteriore appesantimento burocratico”, come riferisce una nota del Comune di Salerno”.
Così ha scritto Cammarota, capogruppo consiliare de La Nostra Libertà, per il quale “la toppa è peggiore del buco e chi ha scritto questo comunicato e chi amministra dovrebbe soltanto vergognarsi perché offende la regola della democrazia, della partecipazione, della libertà e del consenso, preferendo solo i giovani che  sceglie, amici degli amici del proprio partito, del proprio potere”.
Sarà un argomento in più”, conclude Cammarotaper voltare pagina in questa città che ha visto la peggiore giunta comunale del dopoguerra, impregnata di familismo, privilegi, arroganza, incapacità amministrativa”.