- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Salerno – Emergenza Covid, la Uil provinciale chiede a Regione e Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona l’istituzione «di un tavolo di crisi provinciale» in quanto «l’azione del Governo Regionale si scontra con l’estrema confusione con cui nei territori si sta affrontando l’emergenza-Covid con direttive spesso improvvisate e contraddittorie sugli spazi da attivare per i percorsi dedicati, sulle risorse umane e strumentali da utilizzare in queste aree, sulla modifica dell’organizzazione del lavoro, sul diverso utilizzo delle figure professionali».

Il segretario generale Donato Salvato (foto a lato) e il coordinatore dei medici Raffaele Albano (foto in alto) scrivono la seguente lettera al governatore della Campania Vincenzo De Luca e alla direzione generale dell’azienda Ruggi: «Venga istituito un tavolo di crisi provinciale sull’emergenza Covid. La Regione Campania ha potuto affrontare con efficacia e determinazione la prima fase del picco della pandemia Covid19 esclusivamente per l’impegno profuso da tanti operatori nel settore sanitario per garantire la funzionalità dell’assistenza e da tanti altri operatori che con abnegazione hanno dato tutto il proprio impegno per garantire l’efficacia dei provvedimenti regionali. La fase che si è aperta non può più essere gestita prevalentemente dalla parte del contenimento della diffusione dei contagi, ove l’azione del Presidente De Luca si è mostrata efficace e tempestiva, ma soprattutto dal lato dell’assistenza dove risulta indispensabile e strategico l’integrazione tra ospedale e territorio per costruire un percorso assistenziale al paziente Covid che parta dalla presa in carico della Medicina Territoriale con le Usca per il paziente Covid non critico e dal 118 e dalla rete dell’emergenza ospedaliera per il paziente Covid critico fino a delineare i percorsi delle reti assistenziali interaziendali (oncologica, infarto, ictus, materno-infantile, chirurgia) in cui distinguere per ospedali e territori le aree Covid e non Covid».

«In tale contesto – prosegue la missiva – l’azione del Governo Regionale si scontra con l’estrema confusione con cui nei territori si sta affrontando l’emergenza-Covid con direttive spesso improvvisate e contraddittorie sugli spazi da attivare per i percorsi dedicati, sulle risorse umane e strumentali da utilizzare in queste aree, sulla modifica dell’organizzazione del lavoro, sul diverso utilizzo delle figure professionali. La complessità delle soluzioni da adottare e la celerità delle decisioni da assumere per costituire coerenti percorsi assistenziali non possono prescindere dal coinvolgimento e dall’esperienza dei lavoratori che direttamente e quotidianamente si trovano nelle corsie degli ospedali, sulle ambulanze del 118, nella medicina territoriale per continuare a garantire, pur tra mille difficoltà, il diritto alla salute dei cittadini e per dare, in un momento epidemiologico delicato, agli operatori sanitari  serenità e trasparenza nelle direttive, tutela nei riguardi del contagio proprio e dei propri familiari, possibilità di partecipazione ai momenti riorganizzativi».

La Uil fa appello «a tutte le organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl della sanità pubblica e privata affinché sia promossa una mobilitazione unitaria di tutti i lavoratori della sanità della nostra provincia per richiedere un tavolo di crisi per l’emergenza Covid della provincia di Salerno per affrontare in maniera unitaria ed integrata il delicato momento epidemiologico a tutela del diritto alla salute dei cittadini e dei lavoratori della sanità quotidianamente impegnati nell’assistenza».