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Tra i manoscritti ritrovati durante le perquisizioni a Vittorio Zoccola, il vero gestore a capo delle otto cooperative sociali finite nell’inchiesta della procura di Salerno e che usava scrivere a mano gli appunti utili alle sue attività, ce n’è uno in particolare che ha colpito gli inquirenti: è apparentemente indirizzato al presidente della regione Campania e definisce Roberto Nobile il responsabile di tutti i mali.

Nobile è il rup della procedura di gara che nel 2017 ha escluso due cooperative gestite dalla moglie e dalla figlia di Vittorio Zoccola. Ma il primo effetto del provvedimento fu un ulteriore bando per i lotti non affidati che all’esito della gara furono assegnati proprio alle due cooperative escluse in un primo momento semplicemente procedendo al cambio dei legali rappresentanti. Lo stesso espediente viene ripetuto anche in altre occasioni anche dopo le perquisizioni disposte dal pm nel giugno del 2020. Il provvedimento adottato da Roberto Nobile fu considerato uno sgarbo per il quale Vittorio Zoccola chiese l’estromissione del funzionario da ogni incarico lamentandosi del fatto, nella lettera ritrovata, che non fosse ancora stato fatto.