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Salerno – L’ennesima morte sul lavoro in provincia di Salerno, questa volta a Bellizzi dopo un operaio che stava controllando una canna fumaria è morto sul colpo, conferma – ancora una volta – l’impossibilità degli organi di controllo a bloccare questo fenomeno. Il prefetto Francesco Russo continua a fare tavole rotonde sul tema, ma cosa è cambiato? Nulla. Dall’inizio di questo 2021 le “morti bianche” ormai non si contano più. Sta diventando una mattanza”. Così Gigi Vicinanza, componente della segreteria nazionale della Cisal Metalmeccanici, commenta l’ennesima morte sul lavoro nel Salernitano, precisamente a Bellizzi, dove un 57enne è morto sul colpo durante l’ispezione di una canna fumaria in un’abitazione di Bellizzi. “Dove sono i controlli assicurati dalla prefettura? Non ci sono. Il problema è sempre lo stesso: non c’è il personale per farlo, per coprire una provincia così vasta come quella salernitana. Non si può continuare a morire di lavoro in provincia di Salerno. Ma questo alle istituzioni forse non interessa”.