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Salerno – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’associazione Italia Nostra e del comitato No Crescent Salerno inviata al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Presidente del Consiglio dei Ministri in merito all’edificazione del fabbricato privato sull’alveo originario del torrente Fusandola, su area demaniale marittima e su area vincolata dalle vigenti misure di salvaguardia della costa emanate dall’Autorità di Bacino Campania Sud.

L’associazione “Italia Nostra”, associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazionale e il comitato No Crescent, premesso che: in ordine alla nota vicenda del fabbricato privato denominato Crescent, in costruzione nel Comune di Salerno, sua area demaniale, marittima, idrica e vincolata per la sicurezza della navigazione, sono in corso procedimenti penali ed amministrativi. In particolare la circostanza che l’edificazione stia avvenendo su area demaniale marittima di oltre 20.000 mq non sdemanializzata, sull’alveo originario del torrente Fusandola, costituente demanio idrico inalienabile, sul demanio ferroviario e su area dichiarata di preminente interesse per la sicurezza della navigazione di cui al decreto del Ministero delle Infrastrutture del 2008. In merito al torrente Fusandola è necessario evidenziare che lo stesso è iscritto nell’elenco delle acque pubbliche della provincia di Salerno e vincolato dallo “sbocco all’origine” con D.M. del Ministero dei Lavori Pubblici 05.08.1957, a seguito della disastrosa alluvione del 1954 che ha causato danni rilevanti, nonché oltre 100 vittime e dispersi; detto torrente, la relativa foce e le aree di demanio marittimo (Arenile, mare, etc) sono vincolati anche dal Piano delle Coste, ovvero dalle vigenti misure di “Salvaguardia della Costa” emanate dall’Autorità di Bacino Campania Sud.
Al riguardo il Comune di Salerno pur eseguendo i lavori di deviazione del torrente Fusandola (rectius: di creazione di un nuovo tratto e relativa foce, mai demanializzato) ha rilasciato a se stesso (Settore lavori pubblici) una concessione temporanea di 48 mesi (dico quarantotto mesi)!, ovviamente scaduta e soggetta a continui rinnovi.

Incredibilmente il Comune di Salerno per consentire la realizzazione di un comparto edificatorio che tra l’altro prevede un condominio privato per oltre 120 appartamenti e negozi ha deviato il corso naturale del torrente, dichiarandolo interferente con la suddetta edificazione. A seguito di continui esposti di cittadini liberi ed attivi in difesa del territorio e delle valenze ambientali, che hanno peraltro determinato già diversi procedimenti penali, sostenuti dall’associazione nazionale Italia Nostra Onlus, finalmente la Procura ha attivato il procedimento penale sulla abusiva deviazione del torrente Fusandola. La Procura della Repubblica di Salerno ha richiesto il rinvio a giudizio per n. 12 imputati per aver deviato abusivamente il torrente Fusandola. L’udienza penale preliminare del 22 gennaio è stata rinviata per motivi procedurali al 22 aprile 2020. Tanto premesso e considerato, le scriventi associazioni chiedono alle autorità in indirizzo di costituirsi parte civile ai fini della richiesta dei danni ambientali e demaniali subiti e subendi a seguito dell’improvvida deviazione del torrente Fusandola, che come sostenuto dalla Procura della Repubblica di Salerno mette a rischio ulteriore per il pericolo di esondazione l’area in questione nonché una consistente parte del centro storico di Salerno. A tale riguardo sono stati contestati, fra l’altro i reati di cui agli artt. 450, 632 e 633 c.p. ovvero pericolo di inondazione, disastro colposo e deviazione di acque, modificazione dello stato dei luoghi oltre l’occupazione demaniale abusiva di demanio marittimo”.