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Salerno – E’ una fotografia storica: non tanto per il cospicuo numero di eurodeputati-Lega (28, mai tanti), quanto per la presenza – sotto l’effige di Alberto da Giussano che sguaina la spada, stavolta, per l’Italia intera – di Lucia Vuolo, prima salernitana (di Pagani) salita così in alto con il ‘carroccio’. In verità al parlamento europeo siederà anche Vincenzo Sofo, calabrese molto legato a Sapri. Matteo Salvini, ieri pomeriggio, ha chiamato la pattuglia dei 28 a Roma: formalmente per congratularsi, sostanzialmente per impartire le prime direttive al motto di ‘appartenenza’ e ‘identità’. Tanto che oggi, operativamente, Lucia Vuolo incontrerà il Prefetto di Salerno in merito alla situazione elettorale “che si è verificata nelle scorse ore a Pagani.

Se quella di Vuolo è nata come una ‘candidatura di servizio’, l’investitura derivante dalle 41.695 preferenze (di cui 36.813 in Campania e 13.209 nella provincia di Salerno) ha trasformato la sua elezione nella leadership all’interno della Lega provinciale: nel salernitano si è registrata la seconda percentuale più alta in Campania (24.17% dopo quella di Benevento del 27.86), ben al di sopra di quella regionale al 19.21%. L’asse Pina CastielloVuolo ha prevalso di gran lunga determinando nuovi equilibri. Proprio a Napoli, nella provincia del coordinatore regionale Gianluca Cantalamessa infatti, si è registrato lo smacco del dato

Gianluca Cantalamessa

minima del 13.86% (-10.31% rispetto a Salerno) che ha  tra le più basse d’Italia. Probabile che già ieri nella Capitale si è affrontata la questione, presupposto di sviluppi organizzativi. Dopo i baci e gli abbracci, Salvini e Giorgetti hanno ascoltato il racconto del voto nelle Regioni e nelle province. In Campania non è da escludere l’ipotesi del commissariamento del partito che, soprattutto in campagna elettorale, ha (inspiegabilmente) deciso di lasciare al Movimento 5 Stelle la paternità della critica all’azione politica del Governatore, nonostante il chiaro invito rivolto da Salvini sul palco a Salerno a “liberare la Campania da De Luca e preferendo non intervenire manco quando il Presidente di Regione ha pubblicamente equiparato il vestiario di Salvini a quello “di un profugo albanese”.         

Salerno – In provincia alla mancanza di indicazioni del coordinamento regionale circa la strategia nell’azione politica hanno risposto il formidabile traino di Salvini (il più votato) e la riconoscibilità identitaria e territoriale di Vuolo (terzo Tommasetti, quarta Sapignoli). Il partito è quindi salito al secondo posto ad appena 11.862 voti dal Movimento 5 Stelle, primo con il 26.70% ma sopra al Pd di ben 26.034 voti. Tradotto, significa che la Lega risulta il partito più eletto in 82 Comuni, il M5S in 41, il Pd in 33, FdI in 1 e Forza Italia in 1.                    

Quadro complessivo – In provincia hanno votato 496.395 elettori dei 652.007 aventi diritto: il 52.14%. La classifica provinciale vede primo il M5S (26.7%) poi Lega (24.1%), Pd (18.6%), Forza Italia (12.4%), FdI (8.2%). Nel capoluogo regge De Luca: la città regala il primo posto al Pd (27.3%). Seguono M5S (23.5%), Lega (19%), Forza Italia (10%) e FdI (5.6%).

Lega – Vince nei seguenti 82 Comuni: Agropoli, Albanella, Alfano, Altavilla Silentina, Aquara, Ascea, Atena Lucana, Atrani, Auletta, Buccino, Buonabitacolo, Caggiano, Camerota, Cannalonga, Capaccio Paestum, Casal Velino, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Castellabate, Castelnuovo Cilento, Castiglione del Genovesi, Celle di Bulgaria, Centola, Ceraso, Cicerale, Colliano, Controne, Contursi Terme, Furore, Futani, Giffoni Valle Piana, Giugnano, Laureana Cilento, Lustra Cilento, Magliano Vetere, Montano Antilia, Montecorvino Rovella, Montecorice, Montecorvino Pugliano, Olvenao sul Tusciano, Oliveto Citra, Omignano, Ottati, Padula, Palomonte, Perdifumo, Pisciotta, Polla, Pollica, Positano, Postiglione, Prignano Cilento, Roccadaspide, Roccagloriosa, Rofrano, Romagnano al Monte, Roscigno, Sala Consilina, Salento, Salvitelle, San Cipriano Picentino, San Giovanni a Piro, San Mauro Cilento, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Santa Marina, Sanza, Sapri, Sassano, Scala, Serramezzana, Sessa Cilento, Sicignano degli Alburni, Stio, Teggiano, Torraca, Torre Orsaia, Tramonti, Trentinara, Valva, Vibonati.       

Movimento 5 Stelle – Si aggiudica la metà dei Comuni: 41, tra cui – a parte Salerno – quelli più popolosi: Acerno, Angri, Baronissi, Battipaglia, Bellizzi, Campagna, Castel San Giorgio, Castelcivita, Castelnuovo di Conza, Cava de’ Tirreni, Conca dei Marini, Corbara, Eboli, Giffoni Sei Casali, Laviano, Maiori, Mercato San Severino, Moio della Civitella, Monte San Giacomo, Montesano Sulla Marcellana, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Ogliastro Cilento, Orria, Pagani, Pellezano, Pertosa, Pontecagnano Faiano, Praiano, Ricigliano, Roccapiemonte, San Gregorio Magno, San Mango Piemonte, San Marzano Sul Sarno, San Valentino Torio, Sarno, Scafati, Serre, Stella Cilento, Vallo della Lucania, Vietri sul Mare.

Pd – Vince nei seguenti 33 Comuni: Salerno, Amalfi, Bellosguardo, Bracigliano, Calvanico, Campora, Castel San Lorenzo, Cetara, Cuccaro Vetere, Felitto, Fisciano, Gioi, Ispani, Laurino, Laurito, Minori, Monteforte Cilento, Morigerati, Novi Velia, Perito, Petina, Piaggine, Ravello, Rutino, Sacco, San Mauro La Bruca, Sant’Angelo a Fasanella, Sant’Arsenio, Santomenna, Siano, Torchiara, Tortorella, Valle dell’Angelo.

Forza Italia – Primo partito a Corleto Monforte.
Fratelli d’Italia – Primo partito a Sant’Egidio del Monte Albino.