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Rischia un’accusa per peculato l’ex sindaco di Serre, Palmiro Cornetta. Ieri mattina il gip del Tribunale di Salerno ha chiesto al magistrato l’imputazione coatta per Cornetta. L’udienza preliminare di ieri era per un’opposizione all’archiviazione del procedimento in corso. A ricorrere alla magistratura l’allora assessore al bilancio che contesta al primo cittadino di aver chiesto all’ente il rimborso di scontrini e non solo per delle spese che, a detta dell’assessore, non avevano nulla a che fare con l’amministrazione comunale. Ora il pm ha dieci giorni di tempo per formulare l’imputazione. Una vicenda, quindi, che continuerà a far discutere nel piccolo centro a sud di Salerno. Palmiro Cornetta assurse agli onori della cronaca quando, da primo cittadino, combatté una battaglia (impari) contro il Commissariato per l’emergenza rifiuti che, nel pieno del dramma-immondizia a Napoli ed in forza dei poteri assoluti conferiti dalla legge, sversò proprio a Serre centinaia di tonnellate di rifiuti. Cornetta non esitò ad inscenare forme estreme di protesta, come l’incatenamento. Nella sua protesta fu spalleggiato, oltre che dalla popolazione del comune amministrato, anche dalle associazioni ambientaliste che ipotizzarono un grave pericolo-inquinamento anche all’oasi del wwf di Persano, molto vicina alla discarica e habitat naturale, tra l’altro, della lontra (animale protetto).