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A distanza di un anno i lavoratori della Treofan Italy Battipaglia si trovano nella condizione di dover ricevere per la seconda volta l’attivazione della procedura di licenziamento collettivo. Sulla vicenda si registra questa mattina la nota dei sindacato che fanno sapere che,  a seguito dell’avvio della procedura,  si sono riuniti con i  in assemblea per valutare le azioni più opportune da mettere in campo in concomitanza con il tavolo ministeriale che deve tenersi a breve.

Si contestano fortemente le motivazioni alla base dell’avvio della suddetta procedura, in quanto essa fa riferimento all’impossibilità di reindustrializzare il sito di Battipaglia. “Tale condizione è, infatti, difforme dalle dichiarazioni della stessa Jindal che, con una nota di osservazioni in risposta alla Delibera Asi n.366/2019 in merito alla revoca dei terreni non utilizzati – si legge in una nota – chiedeva alla stessa di non procedere poiché è in corso il processo di reindustrializzazione”. 
Alla luce dei fatti, oggi il processo di reindustrializzazione è legato alle azioni messe in campo da Vertus e da Asi, le quali, anche se apparentemente distanti, convergono verso un unico obiettivo. “Riteniamo, pertanto, fondamentale, la presenza del Consorzio Asi al tavolo di crisi, assieme a tutte le altre parti coinvolte – aggiungono le organizzazioni di categoria – Il MISE è ancora in condizione di poter apportare un contributo concreto, ma non tollereremo più eventuali ritardi o mancanze di risposte!”. 
Intanto, nei prossimi giorni si intensificheranno gli incontri con i lavoratori al fine di poter rendere quanto più forte possibile la manifestazione da tenersi in Via Molise a Roma in occasione del tavolo di crisi.