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Un fulmine a ciel sereno scuote il mondo dei lavoratori forestali salernitani: dopo decenni di servizio con contratti a tempo determinato, nove operai storici si ritrovano improvvisamente senza lavoro, nonostante le promesse di stabilizzazione arrivate dalla Regione Campania. La decisione della Provincia di Salerno di interrompere i rapporti di lavoro dopo soli 78 giorni di attività ha suscitato indignazione e mobilitazione immediata.

È un atto ingiusto e incomprensibile – commenta Marilina Cortazzi, segretaria generale della Cisl Salerno. Lavoratori che hanno dedicato vent’anni della loro vita alla cura dei nostri boschi vengono lasciati a casa senza alcuna motivazione plausibile. Non possiamo accettare che la mancanza di programmazione e competenza ricada sui più deboli, sulle famiglie che contano su quei salari».

Michele Alessio, segretario generale della Fai Cisl Salerno, aggiunge: “Mentre in altri enti della Campania si conclude il percorso di stabilizzazione di oltre 1.300 lavoratori, qui a Salerno si calpestano diritti e dignità. Chiediamo con urgenza che la Provincia torni sui suoi passi e reintegri subito questi operai, rispettando gli impegni presi dalla Regione”.

Davanti a Palazzo Sant’Agostino, sede della Provincia, è stata proclamata un’assemblea permanente dei lavoratori, mentre le organizzazioni sindacali hanno già coinvolto l’assessore Regionale all’Agricoltura per aprire un tavolo di confronto immediato. L’obiettivo è chiaro: riassumere subito i nove operai e garantire loro il lavoro e la dignità che meritano.