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La Filca Cisl Salerno è il sindacato dei lavoratori dei settori dell’edilizia, legno, laterizi e manufatti, lapidei, calce, cemento e gesso. La categoria, guidata dal segretario generale Giuseppe Marchesano, continua il proprio impegno anche durante la stagione estiva.

Marchesano, quali sono le priorità della Filca Cisl Salerno in tema di formazione e sicurezza sul lavoro?

La formazione professionale è uno strumento imprescindibile per l’inserimento lavorativo e la qualificazione delle competenze. È fondamentale che la Regione garantisca percorsi formativi trasparenti, di qualità e realmente erogati, nel pieno rispetto delle normative vigenti. Nel settore delle costruzioni, dove il rischio professionale è elevato, è essenziale rafforzare la formazione continua e quella sulla sicurezza nei cantieri. Un’attenzione particolare deve essere rivolta ai lavoratori stranieri, molto presenti nei cantieri: per loro è necessario prevedere una didattica adeguata, che ne favorisca l’inclusione e la comprensione delle norme di sicurezza.

Qual è la vostra posizione rispetto all’utilizzo delle risorse del PNRR nelle aree interne?

È fondamentale che le risorse del Pnrr siano impiegate per opere realmente utili e strutturali: pensiamo all’alta velocità, alle opere compensative, alla riqualificazione delle aree interne. Attualmente, i fondi disponibili non sono sufficienti a valorizzare appieno le potenzialità della provincia di Salerno, in particolare nelle aree interne a sud. Accogliamo con favore le certezze emerse sulla realizzazione della linea AV Salerno–Reggio Calabria, ma ci preoccupa il fatto che molte opere non siano ancora cantierizzate, nonostante il 2026 sia alle porte. L’alta velocità deve diventare una leva strategica per rilanciare l’economia e l’occupazione nel Mezzogiorno, a patto che sia accompagnata da una pianificazione territoriale seria, inclusiva e capace di stimolare anche i territori più marginali.

Quali altre opere ritenete prioritarie per le aree interne salernitane?

Non possiamo dimenticare le cosiddette “opere minori”, che sono però determinanti per la qualità della vita e la permanenza delle persone nei territori interni.

Quali la Filca Cisl Salerno ritiene di segnalare?

Riqualificazione edilizia scolastica (Pnrr – Missione 4 “Scuola Futura”): 80 istituti scolastici riqualificati in provincia per un valore di circa 62 milioni di euro; Sanità territoriale (Pnrr   – Missione 6): 54 interventi previsti dall’Asl Salerno per un totale di circa 73 milioni di euro, tra cui: 33 Case di Comunità (CdC), 8 Ospedali di Comunità (OdC), 13 Centrali operative territoriali (Cot); Infrastrutture elettriche: Terna prevede nuove linee in cavo interrato per circa 54 milioni di euro, tra l’area portuale di Salerno e la linea Salerno–Avellino.

Come valutate lo stato dei trasporti e delle infrastrutture nella provincia di Salerno?

Riteniamo urgente un piano strategico regionale che metta in rete le infrastrutture esistenti – porti, strade, aeroporti – e ne pianifichi di nuove, con una visione integrata. Le interconnessioni sono fondamentali per rendere attrattive le aree salernitane, non solo dal punto di vista commerciale, ma anche turistico. Il settore delle costruzioni può essere il volano di questo sviluppo, ma occorre un coinvolgimento trasversale che includa anche il turismo e le economie locali.

Quali sono le conclusioni e proposte della Filca Cisl Salerno?

Per noi lo sviluppo del territorio passa attraverso politiche di investimento concrete, partecipate e orientate al lavoro stabile e sicuro. È importante avere una visione globale: accanto alle grandi opere infrastrutturali, è indispensabile valorizzare le opportunità offerte dalle opere cosiddette “minori” -edilizia scolastica e sanità nonché viabilità locale – che coinvolgono manodopera locale e rispondono alle esigenze quotidiane delle comunità. Siamo disponibili a collaborare attivamente nella definizione delle priorità territoriali, portando la voce dei lavoratori del settore costruzioni in questo importante percorso. Solo così possiamo evitare il rischio – già vissuto da altre regioni del Sud – di vedere tagliati i fondi Pnrr per incapacità realizzative. La sfida è ora, e dobbiamo farci trovare pronti.