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Salerno – Sono cinque i medici iscritti nel registro degli indagati per il decesso del piccolo A.F., spirato mercoledì mattina al Ruggi. A ricevere l’avviso di garanzia, tutti i medici che hanno visitato il ragazzino fin dal suo primo accesso in pronto soccorso e poi in pediatria ed in rianimazione. Intanto, è fissata per questo pomeriggio l’autopsia sulla salma del 12enne di Pellezzano. Solo dopo la salma sarà liberata e restituita ai familiari per il rito funebre. 
Era il 23 dicembre quando A.F. era stato accompagnato la prima volta, dalla madre, al pronto soccorso di via San Leonardo. Il genitore era preoccupato per alcuni sintomi: un malessere che i medici diagnosticarono come allergia, probabilmente alla tachipirina (pare che il ragazzino si sia sentito male dopo averla assunta). I camici bianchi dopo aver visitato il 12enne e fatto la diagnosi prescrissero dei  farmaci a base di cortisone, tra cui il Bentelan, da assumere anche nei giorni successivi. A.F. viene dimesso e torna a casa.  Il giorno seguente la madre prova a contattare il pediatra di fiducia ma è irraggiungibile. Intanto le condizioni di salute non sembrano migliorare, anzi il giorno di Natale peggiorano al punto che la madre richiede l’intervento di un’ambulanza del 118. Giunti al Ruggi il ragazzino viene sottoposto a degli esami clinici, tra cui quelli ematici che evidenziano un livello di glicemia altissimo (oltre i 1200). A questo punto viene disposto il ricovero in pediatria e avviato il trattamento teso a far rientrare la glicemia negli standard normali in modo da evitare problemi ancor più seri. Nella giornata di martedì, a seguito delle cure somministrategli, i valori sembravano potessero rientrare nella norma. Ma a peggiorare il quadro clinico subentrano problemi di natura cardiaca. Secondo quanto raccontato dai familiari, il ragazzo avrebbe subito tre infarti. L’ultimo, quello fatale, alle 9,30 di mercoledì mattina quando il suo cuore ha smesso di battere. Il ragazzo, che frequentava la terza media a Pellezzano, era nipote dell’ex assessore alla cultura di Pellezzano, Francesco Morra (era il figlio della sorella), rimasto profondamente scosso e addolorato da questa grave perdita. Sono stati i genitori a rivolgersi alla magistratura chiedendo che sia fatta luce sull’intera vicenda.
Pina Ferro