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Salerno – L’Associazione salernitana ‘Memoria in Movimento’, nell’approssimarsi (11 dicembre) del quarantennale dell’assassinio di Marcello Torre, Sindaco di Pagani, rinnova al Comune di Salerno un antico desiderio: “Il 5 marzo del 2015 uno dei nostri soci fondatori per conto dell’associazione Laboratorio20 protocollò allo specifico ufficio del Comune di Salerno la proposta, firmata da diverse centinaia di persone, di intitolare una piazza a Marcello Torre; purtroppo tale proposta non ebbe nessun tipo di riscontro; tale indifferenza allora la considerammo un errore; ancora oggi la consideriamo tale”. Il presidente Angelo Orientale, quindi, argomenta: “Marcello Torre fu una figura che meriterebbe ben altra attenzione e importanza per quello che ha rappresentato con la sua vita e per quello che ha fatto politicamente e socialmente per lo sviluppo sociale ed economico dell’intera provincia, Salerno città inclusa. Anche per questo che testardamente vogliamo riproporre formalmente la proposta”.

Fin qui tutto liscio. D’improvviso Però la lettera da commemorativa diventa rivendicativa. E tira in ballo altri morti: “Proposta che a nostro giudizio diventa ancora più pressante – continua Orientale – se consideriamo che malgrado le segnalazioni pervenute sia dalla nostra associazione e dall’Anpi dell’epoca, Salerno continua ad avere strade intitolate a personaggi di primo piano del ventennio fascista.

Se a ciò aggiungiamo che qualcuno in cerca di visibilità ha proposto di intitolare una strada ad Almirante forse è il caso che l’attuale Giunta della città di Salerno quanto meno valuti la nostra proposta”.

Aspetto che non passa inosservato. senatore salernitano Antonio Iannone di Fratelli d’Italia, pur impegnato nei lavori parlamentari, recupera il tempo necessario per una replica argomentata che esemplifica nella frase “il ritardo della memoria tra verità e fazione”. Da Palazzo Madama afferma: “Non si capisce quale correlazione esista tra il mancato ascolto dell’Amministrazione Comunale di Salerno nell’intitolare una strada a Marcello Torre ed il fatto che altri, tra i quali lo scrivente, abbiano potuto proporre l’intitolazione di piazze i strade ad un Grande Italiano quale Giorgio Almirante. Questo lo affermo al netto di valutazioni storiche faziose e retaggio di una cultura dell’odio divisivo nella quale certamente noi non ci riconosciamo. Questo è vero a tal punto che per quanto ci riguarda non avremmo nessuna difficoltà ad aggiungere la nostra firma alla richiesta di intitolazione per Marcello Torre”. Aggiunge: “Ormai da quasi 30 anni sostengo che vada intitolata una strada a Carlo Falvella il giovane missino ammazzato dall’anarchico Marini il 7 Luglio 1972 ma questo non ha mai rappresentato per me preclusione verso il riconoscimento di altre storie che abbiano attraversato la tragica stagione politica degli anni di piombo che interessò drammaticamente anche il territorio salernitano, anzi fu innesco di una stagione nazionale. Da anni ripeto che i tempi sono più che maturi per una pacificazione nazionale e tra un’Amministrazione Comunale che non risponde a nessuno (tanto a destra quanto a sinistra) e chi pretende di detenere le uniche storie degne di memoria. L’appuntamento è nel terzo millennio nel quale ci troviamo già da un ventennio. Noi siamo già li, ora aspettiamo i ritardatari”.