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Parte da Salerno e da Biagio Crescenzo, CEO di CTI FoodTech, industria che produce macchinari per l’industria di trasformazione alimentare, un appello a rivedere i codici Ateco di questo settore che, fermati dall’ultimo ordinanza, rischiano di bloccare la filiera agroalimentareLa metalmeccanica nel settore agroalimentare è un’attività imprescindibile per l’operatività dell’intera filiera. “Nel rispetto della salute dei lavoratori e della comunità, con le dovute precauzioni, il lavoro di assistenza, supporto, produzione e fornitura di macchine, ricambi e servizi per la trasformazione alimentare, nel nostro casa frutta, pomodori e legumi, deve proseguire anche nei prossimi giorni- scrive l’imprenditore salernitano- Rivolgo il mio appello al Governo e al Prefetto affinché rivedano i codici ateco, ponendo rimedio ad un errore strategico per il mondo della produzione e per i bisogni dei cittadini”. 

Come spiega nella sua lettera, il supporto che un’azienda metalmeccanica della filiera agroalimentare può dare in questa fase è fondamentale per garantire e tutelare sia il lavoro dei produttori, come il mercato delle conserve, che dei consumatori. “Insomma, se ci verrà data la possibilità dalle autorità competenti, continueremo a fare la nostra parte – conclude Crescenzo- altrimenti chiuderemo sabato con le inevitabili conseguenze a chi produce direttamente per il fabbisogno delle persone in Italia e nel mondo”.