“L’amore non uccide, riposa in pace Tina”. Uno striscione ed un mazzo di fiori testimonia a Montecorvino Rovella il dolore e lo sgomento con i quali la comunità dei picentini ha reagito al tragico gesto con il quale Christian Persico ha messo fine alla vita di Tina Sgarbini. Non è escluso che nelle prossime settimane si terrà anche una simbolica fiaccolata per dire no a tutte le violenze contro le donne, ma intanto si aspetta che la salma della vittima sia messa a disposizione della famiglia per i funerali. Intanto l’autopsia sul corpo della donna ha confermato che è morta per soffocamento, ma l’interrogatorio al quale nel carcere di Fuorni è stato sottoposto l’ex compagno non ha aiutato i carabinieri nel ricostruire quanto accaduto la mattina di sabato all’interno dell’abitazione situata in via monsignor Franchini. Cristian si è avvalso della facoltà di non rispondere, supportato dal suo avvocato Michele Gallo. L’abitazione della donna resta sotto sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria. Intanto altri dettagli inquietanti sono racchiusi in una lettera che lo stesso ha consegnato ai genitori attribuendo ad un’infedeltà di Tina e la incapacità di sopportare il dolore per una separazione dopo che lei aveva annunciato di non voler stare più con lui la scelta di farla finita, facendo pensare che si sarebbe tolto la vita. Non si sa se ci sia stato o meno un tentativo, prima che i carabinieri lo individuassero su segnalazione di un cittadino nei pressi della sua abitazione.