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Giffoni Valle Piana (Sa) – Drastico calo nella produzione di nocciole e castagne. Inoltre concorrenza extraeuropea e danni provocati da batteri e cinghiali. Una trentina, tra piccole aziende agricole locali e alcuni singoli imprenditori, si sono rivolti all’avvocato Silvestro Amodio. Nella sua qualità di coordinatore cittadino della Lega ha ascoltato l’elenco dei problemi che attanagliano i rispettivi settori di produzione: “Ritengo le lamentele dei piccoli imprenditori agricoli giffonesi, afflitti da palesi disagi, fondate ed ampiamente giustificate”, ha commentato a caldo.

Silvestro Amodio

L’avvocato, che a Giffoni vive e che ben conosce gli aspetti della produzione agricola locale, ha quindi redatto una lettera “con richiesta a sindaco Antonio Giuliano e vice sindaco Antonio Andria di chiarimenti e delucidazioni per i disagi frequenti ed attuali di piccoli agricoltori e piccole aziende agricole di nocciole e di olio di Giffoni Valle Piana”. Amodio chiede “l’adozione provvedimenti urgenti a sostegno”.

Nella missiva si legge: “Il prodotto tipico nocciola tonda di Giffoni Valle Piana ha ottenuto il riconoscimento IGP e l’olio il DOP (Colline Salernitane) da quasi 25 anni. Fino ad oggi, nonostante l’importante e significativa identificazione europea del marchio, i prodotti non vengono valorizzati ed i produttori non sono incentivati adeguatamente.

Negli ultimi tempi ho ricevuto molte segnalazioni di disagi attuali e frequenti da piccoli imprenditori agricoli che lamentano un forte stato di malessere e di trascuratezza da parte delle Istituzioni locali su problemi seri e quotidiani alla coltivazione.

In particolare, mi hanno rappresentato che il prodotto della nocciola va coltivato a temperatura 25/26 gradi ma il caldo torrido ed umido, nonché anomalo degli ultimi anni ha reso la produzione quasi a zero. Per di più, le piante di nocciole sono afflitte da malattie batteriche.

Poi c’è anche il problema che i fondi dei noccioleti sono invasi dai cinghiali i quali divorano il frutto e danneggiano notevolmente le piante di nocciolo fino a distruggerle. Gli agricoltori hanno informato del problema della presenza dei cinghiali la Comunità Montana dei Picentini con sede in Giffoni Valle Piana senza ricevere nessuna risposta.

Gli interventi della Pubblica Amministrazione sono stati sempre di temporanea ed effimera durata, senza  garantire la stabilità dell’economia del prodotto agricolo di rilevante importanza per il territorio.

Antonio Giuliano

Infine, i piccoli agricoltori mi hanno segnalato anche il problema del cinipide del castagno. Infatti il territorio comunale di Giffoni è molto vasto (quasi 90 kmq) e vario in altitudine (va dai 120 metri s.l.m. di Santa Maria a Vico ai 1.600 metri del Monte Acellica vetta più alta dei Picentini dove nasce il fiume Picentino) per cui c’è anche la coltura della castagna che attraversa un periodo di grande difficoltà”.

La lettera elenca quindi una serie di presupposti allo sviluppo organico del settore quali “l’atto costitutivo del Comitato promotore per la candidatura del Distretto Agroalimentare di Qualità Nocciola di Giffoni IGP alla Regione Campania con tutte le componenti interessate, GAL, Consorzio di Tutela, Tonda Giffoni Sei Casali (che assume il ruolo di capofila), istituzioni ed imprenditori”. Atto che “dovrebbe portare all’attuazione del progetto con benefici per tutto il territorio dei Picentini i cui produttori subiscono l’ingiusta concorrenza dell’importazione della nocciola turca che costa di meno ma è anche di qualità inferiore al prodotto giffonese”.

Infine il Polo nazionale: “Nel luglio 2020 il Sindaco di Giffoni Valle Piana Giuliano con l’on. Piero De Luca hanno inaugurato mediante la posa della prima pietra il nascente opificio industriale del Polo nazionale della nocciola e della frutta in guscio Made in Italy con Agrocepi presieduta dall’ex assessore provinciale Corrado Martinangelo come soggetto proponente. Opera inserita nel contratto di filiera Frutta a guscio finanziato dal Mipaaf.

E’ un progetto che mette insieme nove imprese italiane (sette della Sardegna, una pugliese ed una  Campana). Questo impianto di trasformazione della frutta in guscio e in particolare la nocciola, nonostante il notevole lasso di tempo trascorso,  non risulta ancora realizzato.

Non si comprende come possa unire produttori e trasformatori in un unico programma coeso ed in un piano di ripresa e di resilienza economica per dare più valore all’agricoltura locale  che soffre irreversibilmente anche per i risvolti negativi dell’emergenza mondiale della pandemia Covid-19”.

Amodio conclude rinnovando le richieste: Quali interventi nell’immediato ci possono essere per risolvere i problemi urgenti evidenziati (danni alle colture per anomalie climatiche, malattie batteriche e danneggiamenti alle piante di nocciolo da parte dei cinghiali) e quali possibilità e prospettive vi sono e vi possono essere per la valorizzazione e per lo sviluppo economico territoriale locale allo scopo di favorire un concreto ed efficace piano di ripresa e di resilienza utilizzando gli strumenti regionali, nazionali ed europei per i prodotti tipici di Giffoni Valle Piana (Nocciola Tonda di Giffoni IGP e Olio DOP Colline Salernitane) anche al fine di garantire un’economia stabile, efficiente e duratura per i piccoli imprenditori e coltivatori agricoli di Giffoni Valle Piana?”.