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Salerno – “Ma davvero per la Polizia municipale e per qualche consigliere comunale il problema del rione Olivieri sta nelle auto parcheggiate nell’area chiusa al traffico all’incrocio con il viadotto Gatto?”. Gli abitanti dello storico quartiere salernitano sbottano: nelle ultime ore si sono visti recapitare “decine di verbali” per le infrazioni che sarebbero state commesse nella sosta. Se non è una beffa, poco ci manca. Il quartiere è quello che a Salerno subisce più di tutti l’impatto inquinante del traffico pesante diretto al porto e proveniente da centro e sud Italia. Arrampicato sul costone roccioso, da mezzo secolo convive ininterrottamente con l’inquinamento acustico e atmosferico prodotto dalle navi ormeggiate a motori accesi, con la mancata elettrificazione delle banchine e con le attività di movimentazione merci (a quando una centralina di rilevamento?). Per non parlare della insostenibilità dei livelli di traffico sulla direttrice per Vietri, la Costiera e Cava, intasata anche a causa della continua e illegittima svolta a sinistra di molti camion in risalita attraverso il viadotto e con i lunghissimi lavori di costruzione delle gallerie di Porta Ovest. 

Di recente il Comune ha deciso di intervenire regolamentando la sosta lungo via Benedetto Croce (da piazza Alario) attraverso l’apposizione di strisce blu e di stalli per motocicli senza, peraltro, decidere una cosa semplice: legittimare la sosta nell’area ‘morta’ dello svincolo del viadotto, fondamentale valvola di sfogo per la sosta in un quartiere la cui massima ambizione è il raggiungimento di sufficienti livelli di qualità della vita. Le strisce blu sono anche un modo per affermare la volontà di non riaprire al doppio senso la stretta carreggiata. Provvedimento che ha scontentato il dissapore di qualche consigliere di maggioranza che se la sarebbe ‘legata al dito’… A fronte di questo continuo esborso di denaro per pagare le multe, il rione si sta organizzando con clamorose forme di protesta.