Tempo di lettura: 3 minuti
A distanza di otto mesi dall’arresto torna in libertà il colonello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, coinvolto nell’inchiesta della Procura di Salerno sull’omicidio del sindaco-pescatore Angelo Vassallo.  Il tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza con cui il gip di Salerno ha disposto misure cautelari nei confronti di 4 indagati: oltre all’ufficiale, i provvedimenti del giudice hanno riguardato l’imprenditore Giuseppe Cipriano, l’ex pentito Romolo Ridosso e l’ex carabiniere Lazzaro Cioffi, per il quale pure sono cadute tutte le accuse ma che rimane in carcere in quanto sta scontando un residuo di pena per altre condanne. 
 
La Procura di Salerno aveva già chiesto l’annullamento dell’ordinanza. Il colpo di scena giunge dopo la bocciatura arrivata in Cassazione: secondo quanto si è appreso a pesare potrebbero essere state le contraddizioni nelle quali sono caduti gli ex collaboratori di giustizia. “Finalmente ce l’abbiamo fatta“, ha detto l’avvocato Ilaria Criscuolo che si sta recando nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere per prelevare l’ufficiale dell’Arma ritenuto dagli inquirenti coinvolto in un presunto depistaggio seguito all’omicidio.
 
Il colonello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, coinvolto nell’inchiesta della Procura di Salerno sull’omicidio del sindaco-pescatore Angelo Vassallo, è da poco tornato in libertà e sono già diversi i messaggi di “bentornato” che compaiono sulla sua bacheca Facebook.
Mai dubitato, che grande notizia”, scrive Giovanni mentre Giancarlo posta una bottiglia di champagne e scrive “Brindo (per ora virtualmente) a te, Comandante“. Ed ancora, messaggi come “finalmente giustizia sia” e altri come quello di Raffaele che scrive: “Una gioia incontenibile. Riprenditi la tua vita, amico mio”.
 
E’ stato un passaggio obbligato per il Riesame, che forse avrebbe potuto e dovuto fare queste valutazioni già con la prima ordinanza. D’altronde, come si legge anche nella sentenza di annullamento della Corte di Cassazione, l’esito sarebbe stato questo se solo si fossero ascoltate e prese in debita considerazione le indagini difensive e tutta la ricostruzione offerta nella attività difensiva”. Lo ha detto all’ANSA l’avvocato Giovanni Annunziata, legale di Giuseppe Cipriano, a proposito della decisione del Tribunale del Riesame di Salerno di rimettere in libertà gli indagati coinvolti nell’inchiesta per l’omicidio del sindaco Angelo Vassallo, tra cui il suo assistito.
Cipriano sin dal 2018 ha affermato di non aver mai preso in fitto la casa a Montecorice nel 2010, come affermava il collaboratore di giustizia, ma nel 2009. Qualche giorno dopo l’arresto abbiamo provveduto a confermare sia documentalmente che con attività di investigazioni private l’attendibilità di Cipriano”, ha aggiunto Annunziata che ha ricordato che “la Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza per mancanza di gravi indizi di colpevolezza”. “A questo punto appare evidente che l’ipotesi accusatoria è fortemente depotenziata e ormai appare evidente l’estraneità alla vicenda di Giuseppe Cipriano”.
 
Si è detto “frastornato ma felice” il colonnello Fabio Cagnazzo, che all’ esterno del carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, ha trovato ad attenderlo il suo avvocato Ilaria Criscuolo, la figlia, i familiari e gli amici più stretti. A tutti è apparso provato da questi otto mesi di detenzione. “Siamo contenti e soddisfatti ma assolutamente pronti a continuare la nostra battaglia per la verità”, ha detto l’avvocato Criscuolo.