- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Salerno – “Indegno ed indecoroso il bavaglio ai giornalisti e lo stop nel Palazzo di Città, proprio nel momento in cui tutti avevano più diritto ad essere informati”. Definisce così Elisabetta Barone, oggi consigliere comunale in attesa di proclamazione, la scelta di aver chiuso l’accesso alla stampa del Comune di Salerno.

L’indignazione è la motivazione per la quale la dirigente scolastica ha organizzato un sit-in che poi si è trasformato in una conferenza stampa sotto i portici del palazzo di città insieme ai lavoratori delle cooperative sociali che, nonostante abbiano avuto rassicurazioni con la pubblicazione di una determina comunale, chiedono ancora di avere un’interlocuzione diretta con il sindaco.

Ad ascoltare le preoccupazioni dei lavoratori anche i consiglieri comunali del M5S Catello Lambiase e Claudia Pecoraro che si dicono convinti che quanto fuoriuscito dopo le urne non può portare alla nascita di un consiglio forte. Elisabetta Barone ha rivendicato la presidenza della Commissione trasparenza e ha denunciato anche la scoperta di 390 voti in più che se anche non spostano il dato dimostra inadeguatezza dei presidenti dei seggi. In un esposto la Barone ha chiesto un accesso agli atti: in una sezione è stata posta a votare una persona interdetta.