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Il riconoscimento per il valore del lavoro fin qui assicurato ci inorgoglisce e al tempo stesso ci impegna in maniera ancora più determinata nel continuare nella strada intrapresa a tutela della salute e nel contrasto alle disequità!”. Con queste parole, Vincenzo d’Amato, in una dichiarazione ufficiale inoltrata questa mattina tramite l’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona, ha commentato la nomina a direttore generale del Ruggi che ha già guidato in versione commissario nei terribili anni della pandemia dove , oltre all’emergenza sanitaria, la struttura è finita nelle polemiche per la realizzazione del reparto Covid. “Ringrazio il Presidente e la Giunta della Regione Campania per avermi ancora una volta accordato la propria fiducia ed attribuito il compito di continuare a dirigere l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno – si legge ancora nella nota del manager. Avverto una profonda soddisfazione mista ad un forte senso di responsabilità per l’incarico che continuerò a ricoprire con i due attuali compagni di viaggio, la Dott.ssa Emilia Anna Vozzella e il Dott. Ferdinando Memoli, nonché insieme a tutti gli operatori universitari ed ospedalieri, di ogni ruolo e livello, che costituiscono il motore della nostra Azienda”.

L’incarico di D’Amato era scaduto il 10 giugno scorso, poi prorogato fino a pochi giorni fa. Con il commissario viene riconfermato tutto il vertice a conferma dell’attestazione di un buon lavoro svolto, passando tra mille polemiche ed attacchi compresa un’inchiesta del Ministero della salute per presunti casi di malasanità . Tra gli ultimi passaggi importanti anche la trasformazione dell’ex sede di Torre Angellara, oggi solo in parte utile al Sert dell’asl, in un polo della pubblica amministrazione grazie ad un’intesa con l’agenzia del Demanio. Schivo alle telecamere, discreto, il direttore generale ha davanti a sé la sfida di traghettare l’azienda verso la nascita del nuovo ospedale. Se i tempi annunciati dal presidente De Luca fossero confermati, ovvero tre anni, con turni di lavoro anche di notte, sarà infatti l’attuale dg che resterà in carica cinque anni a tagliare il nastro al policlinico di Salerno