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Capaccio Paestum (Sa) – Nella città archeologica di Paestum i lavori del PON Cultura e Sviluppo continuano a restituire importanti dati e novità. 
Le ricerche presso l’area delle fornaci chiariscono sempre più l’organizzazione delle strutture produttive e la loro evoluzione nel tempo. Si iniziano a riconoscere le destinazioni dei singoli spazi e le produzioni. Si tratta per lo più di anfore, molte delle quali con bolli, e altri elementi fittili di grandi dimensioni. In via preliminare sembra che l’area possa essere in uso tra il III e il I sec. a.C. 
Poco distante dall’area produttiva le operazioni di scavo sono volte ad approfondire degli impianti legati allo sfruttamento della risorsa idrica con modalità e usi differenti. Una peschiera con tane per pesci, una vasca per l’acqua fredda priva di copertura e con area lastricata antistante, forse parzialmente ombreggiata. Si tratta di uno spazio raffinato dal punto di vista costruttivo, che ha una continuità di vita lunga nel tempo e che integra le attività produttive e ricreative.
Presso le mura le operazioni di stoccaggio e catalogazione dei blocchi proseguono, pronti per aprire nuovi fronti di scavo finalizzati all’indagine della cinta muraria e del restauro.