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Salerno – L’Associazione Memoria in Movimento “da sempre è impegnata fattivamente al fianco di tutti i popoli impegnati per libertà e autodeterminazione” non  nasconde “che per ragioni storiche, culturali, geografiche (siamo o non siamo anche noi un popolo del Mediterraneo che a nostro avviso  dovrebbe essere un ponte di pace, di cooperazione internazionale e non, com’è oggi, un muro invalicabile da superare per chi sfugge alla guerra, alle discriminazioni e alla fame?)” sia “particolarmente affezionata alla lotta dei palestinesi e dei curdi”.

Il presidente Angelo Orientale spiega: “La lotta di questi due popoli ha assorbito la maggior parte del nostro impegno internazionalista, anche per le pessime notizie che ci arrivano ogni giorno. Il 12 maggio rendemmo noto un appello rivolto al Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte e al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Il primo con un pessimo twitter nei fatti ha appoggiato la volontà del neo governo israeliano di annettere i territori della Cisgiordania, territori dello Stato Palestinese, mentre il secondo si caratterizza per l’assordante silenzio. Fortunatamente quell’appello che abbiamo co-promosso ha iniziato a sortire un primo risultato. Il 21 maggio 70 deputati della maggioranza parlamentare hanno sottoscritto un documento inviato al presidente Giuseppe Conte e che così si conclude: Signor Presidente, le deputate e i deputati che sottoscrivono la presente lettera Le chiedono non soltanto di condannare nel modo più esplicito la prospettiva del Governo israeliano ma anche di adoperarsi attivamente, prima della data dell’1 luglio, in tutte le sedi europee e internazionali, per scongiurarne la realizzazione. Le cui conseguenze potrebbero essere devastanti per l’intera regione’. In tale lettera si fanno notare, in modo garbato e implicito, le contraddizioni di atti e prese di posizioni ufficiali che il nostro Paese ha fin qui assunto. Infatti l’Italia in sede UE ha appoggiato la posizione espressa il 15 maggio da Josep Borrell all’Alto rappresentante per la politica estera europea, anche a seguito della riunione del Consiglio Affari Esteri della UE. Senza contare la dura presa di posizione della Lega Araba e del segretario generale dell’Onu António Guterres. Orbene quella lettera dei 70 deputati è importante e deve essere rafforzata con atti formali anche delle Amministrazioni locali, soprattutto quelle che nel corso degli ultimi hanno ricevuto una delegazione dell’ambasciata presso lo Stato Italiano (Comuni di Salerno, Baronissi, Fisciano, Sarno e Siano 16 settembre del 2014) o quelli che nel corso degli anni con delibere di Giunta e Consiglio più volte hanno prese posizione (Cava ad esempio). Pertanto il 26 maggio invieremo ai Sindaci di questi Comuni una nostra lettera di stimolo all’appoggio sia alla posizione dei 70 deputati che di riconoscimento ufficiale da parte dell’Italia dello Stato Palestinese. Infine non possiamo non rimarcare che tra quelle firme non ci siano quelle dei deputati della nostra provincia. Non è una novità, non ci meravigliamo considerato che a nostra memoria mai essi abbiamo espresso un atto significativo, una presa di posizione su questi temi. Ovviamente ci riferiamo anche ai salernitani eletti in altre province della nostra regione. Se è stata una loro dimenticanza o non conoscenza dell’iniziativa sono ancora in tempo: basta un semplice atto formale di pubblico sostegno a quella lettera con l’auspicio che  aggiungano anche la richiesta della petizione nazionale che vede la nostra associazione co-promotrice per il riconoscimento ufficiale dello Stato Palestinese. Saremmo i primi a esultare e riconoscere pubblicamente il loro atto”.