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 Salerno – Al di là dell’esito, la campagna elettorale un merito ce l’ha. Riporta i problemi al centro dell’attenzione pubblica. Simone Valiante, deputato salernitano del Pd in area-Emiliano e componente  della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, attacca: “Il Mise non ci sorprende più. Come sanno bene i miei colleghi di Commissione, per esempio, la legge di revisione sui Parchi e le aree protette è ferma al Senato dopo ben due letture perché sempre lo stesso Ministero vuole inserire una norma che addirittura nelle aree protette del nostro Paese, appunto, si possano prevedere nuove estrazioni petrolifere. C’e’ un motivo comune che ritorna, pertanto, quando si ha a che fare con quel Ministero, che è rimasto il più grande strumento di conservazione e di resistenza all’innovazione presente nel nostro Paese”.

Conclude sull’Ilva di Taranto: “Il legittimo ricorso della Regione Puglia vuole evitare un inaccettabile prolungamento dei termini di ben sei anni per gli interventi di copertura dei parchi minerari e fossili dell’impianto. Emiliano sta conducendo una battaglia di innovazione nelle politiche industriali anche quando parla di decarbonizzazione, che va ben oltre i confini pugliesi. Non vorrei che Calenda fosse preoccupato delle decisioni dell’Unione europea e cerchi qualcuno a cui attribuire responsabilità. E’ un atteggiamento francamente imbarazzante al quale si accompagna il rifiuto di un confronto con la Regione e gli enti locali”.