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Salerno – Il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino, accoglie positivamente la recente proposta lanciata dal Meetup Amici di Beppe Grillo – Attivisti Sala Consilina, attraverso Giuseppe Di Giuseppe, di farsi promotore di un progetto che preveda lo screening, da eseguire su un campione di popolazione residente nel Vallo di Diano attraverso un esame chimico-fisico e microscopico delle urine, per accertare l’eventuale presenza di glifosato

Come si sa il glifosato è uno dei diserbanti più venduti al mondo, giudicato inizialmente come cancerogeno dall’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro e successivamente declassato a “probabilmente cancerogeno”, nonostante l’esistenza di studi indipendenti che ne hanno evidenziato la pericolosità. Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è stato il primo Ente Parco in Italia a mettere al bando questa sostanza nel territorio di competenza. All’inizio del 2018, infatti, il Consiglio Direttivo, attraverso un’importante delibera, ha letteralmente vietato l’utilizzo di erbicidi sistemici a base di glifosato.

“Sono pienamente favorevole alla proposta giunta attraverso la lettera del Meetup Amici di Beppe Grillo – Attivisti Sala Consilina, – afferma il Presidente Pellegrino innanzitutto perché per ciò che concerne il glifosato siamo stati il primo Parco a vietarne l’utilizzo, dando una decisiva risposta in tal senso. Inoltre di recente un’ulteriore delibera del Direttivo mira a limitare l’uso di prodotti chimici di sintesi in agricoltura nel territorio di competenza e invita i Sindaci ad adottare analoghi provvedimenti”.

Aperto alla proposta del Meetup, Pellegrino annuncia:”A breve ho intenzione di incontrare i rappresentanti del Meetup per discutere dell’argomento e pensare ad una campagna di monitoraggio, coinvolgendo anche altri Enti e l’Asl per valutare le azioni da intraprendere. Naturalmente sarà necessario, a questo proposito, verificare la fattibilità di uno screening realmente efficace come quello di cui siamo chiamati a farci promotori”.