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Salerno – L’iniziativa di riqualificazione urbana dei giardini di piazza Alario rischia di trasformarsi in un caso politico per due ordini di motivi: la mancata condivisione dell’iniziativa con il locale comitato civico (è l’accusa dell’avvocato Giuseppe Bojano) e le modalità di presentazione del progetto (conferenza stampa di sindaco e assessore nella sede del PD con il segretario provinciale ed il deputato Piero De Luca). In mezzo c’è la felicità di Dario Loffredo, assessore al commercio che, dopo l’incontro, afferma: “Quando i bambini corrono, le città crescono. Lavorare per la Bellezza di Salerno significa aver cura degli spazi pubblici. Questa è una priorità assoluta, verso le famiglie e le nuove generazioni di cittadini salernitani. Qualche tempo fa abbiamo fatto una promessa: realizzare un parco giochi in Piazza Alario. Oggi, felice come una Pasqua, condivido con voi l’anteprima del progetto. Inizio dei lavori entro luglio e consegna a fine anno. Ogni giorno, sono al lavoro per la ‘Salerno del buonvivere’. Ma state certi che tutte le domeniche sarò lì a godermi il tempo libero con i miei figli”.

Qualche ora prima era giunta sulla scrivania del sindaco la seguente lettera dell’avvocato Giuseppe Bojano, in nome e per conto del direttivo del Comitato ‘Salviamo Piazza Alario’: “Il Comitato sin da ottobre dello scorso anno ha richiesto e sollecitato – invano – un incontro con l’Amministrazione, per un confronto sulla progettualità relativa a Piazza Alario.  Con stupore, apprendiamo che il 19 aprile sarà presentato un progetto che non è mai stato condiviso con i liberi cittadini che hanno più volte manifestato in pubblico, con assemblee, iniziative e segnalazioni, di voler partecipare attivamente alla riqualificazione dei giardini e di tutta la zona occidentale. Siamo stupiti perché la nostra voce è rimasta inascoltata, nonostante l’impegno profuso dal nostro Comitato per salvaguardare l’integrità della piazza, dopo averla restituita ai cittadini, evitando un intervento devastante. Rivendichiamo il diritto ad essere ricevuti e coinvolti quali legittimi rappresentanti della comunità del quartiere e portatori di una idea-progetto condivisa da gran parte dei residenti. Ci opporremo dunque a qualunque decisione unilaterale che escluda il nostro Comitato dal confronto su questi temi. Pertanto la invitiamo nuovamente a fissare quanto prima la data per l’incontro già sollecitato, allo scopo di condividere con l’Amministrazione le linee guida emerse dal confronto tra i residenti e tutti coloro che animano la vita della piazza e del quartiere”. Lettera ripresa dal consigliere comunale Gianpaolo Lambiase: “Caro avvocato, condivido ogni parola. Ciò che mi lascia ancora più perplesso è il fatto che il progetto che sarà realizzato con soldi pubblici (ammesso che partirà a luglio…come promesso) viene annunciato alla stampa nella sede di un partito politico da un deputato, dal sindaco e da un assessore comunale, come se fosse ‘donazione’ alla collettività da parte di un privato ricco imprenditore. Il Sindaco e l’assessore hanno dimenticato il proprio ruolo di rappresentanti dell’intera cittadinanza. Credo che l’iniziativa sia, quantomeno, vicina al limite della correttezza istituzionale”.

Giuseppe Bojano risponde: “Siamo sconcertati, per il merito e soprattutto per il metodo. Non è possibile che un’opera pubblica sia presentata in un luogo privato, anziché in sede istituzionale. Dov’è la partecipazione dei cittadini residenti? Perché non farlo sapere con maggiore preavviso? Perché non organizzare, per presentare il progetto, un evento proprio in Piazza Alario, come le nostre ‘FestAlario’, trasformando il momento in una festa per tutti?