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Salerno – A 41 giorni dalle elezioni si scalda la campagna elettorale. Il Pd sembra essersi riorganizzato: pescato fuori dai partiti il nome (ancora una volta) di Franco Roberti – ex Procuratore nazionale Antimafia e oggi assessore – capolista nel Mezzogiorno, il primo commento è arrivato da De Luca: “E’ un motivo di grande orgoglio per tutti quanti noi, per la Regione Campania, dove è nostro assessore sui temi della legalità e della sicurezza: avere una figura dello spessore di Roberti impegnata a Bruxelles proprio laddove si determinano le politiche per la sicurezza a livello continentale è un onore per Napoli, per la Campania e per l’Italia, e un elemento di grande utilità per i nostri territori”. Lo stesso De Luca ha poi strutturato insieme con il suo uomo più fidato, il consigliere regionale Franco Picarone

Franco Picarone presidente C. Bilancio

presidente della Commissione Bilancio, una capillare presenza sul territorio finalizzata a illustrare le più recenti decisioni della Regione. Così Picarone è stato dapprima ad Agropoli (“davanti ai cittadini e a molti sindaci e amministratori si è discusso del Piano per il Lavoro della Campania: tra poche settimane il bando”), poi a Contursi Terme (“si è discusso di Contratti di Fiume: imminente la legge regionale di cui sarò relatore di maggioranza”). Nelle more Picarone ha dovuto fare da ‘incudine’, raccogliendo e smussando i malcontenti per la candidatura di Franco Alfieri alla carica di sindaco di Capaccio Paestum.

Edmondo Cirielli

Sul fronte opposto vige la polemica interna tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. Così il deputato salernitano Edmondo Cirielli: “Forza Italia oramai è solo una debolezza. Un’organizzazione sclerotizzata, con parlamentari con nessuna esperienza di territorio, lontani dal popolo, utilizzati solo per lanciare ridicole note per difendere la poltrona di Antonio Tajani filo-euroburocrati. Lui è il primo responsabile
della sconfitta del centrodestra alle comunali di Roma e quindi del malgoverno attuale della Raggi. Alle loro sciocche polemiche contro Giorgia Meloni potremo rispondere meglio un tedesco alla guida del Parlamento europeo che un italiano filo- tedesco ma in realtà noi vogliamo un italiano che difenda i diritti di tutti i popoli Europei e non consenta che la sua Nazione sia calpestata per gli interessi Franco-tedeschi”. Polemica, in verità, non raccolta dal partito azzurro provinciale, impegnato con la presentazione dell’imprenditore Antonio Ilardi:

Casciello-Ilardi-Fasano

«Forza Italia continua nel processo d’inclusione di segmenti della società civile e la scelta di candidare Antonio Ilardi va in questa direzione» ha detto il coordinatore provinciale e deputato Enzo Fasano. «Sono bastate una chiacchierata e una stretta di mano ed era già in campo con grande entusiasmo. È un profilo importante che avrà il sostegno pieno del gruppo dirigente di Forza Italia». Pensiero condiviso anche dal parlamentare Gigi Casciello e dai dirigenti e consiglieri provinciali Giuseppe Ruberto e Roberto Celano. «Forza Italia – ha affermato Casciello – con la candidatura di Ilardi conferma di essere non solo in buona salute ma soprattutto in ottimo entusiasmo. È una scelta molto più importante di quanto si possa immaginare e, per il nostro partito, rappresenta un segnale forte non soltanto per le Europee ma anche per tutte le sfide che ci attendono». Entusiasmo confermato da Ilardi: «Il mio ringraziamento va a Mara Carfagna, ai parlamentari e a tutta la classe dirigente di questo partito. La mia è una candidatura a servizio degli elettori di Forza Italia, con la quale intendiamo presidiare una gamba fondamentale del centrodestra. Voglio raccogliere il patrimonio di questo partito e portare un valore aggiunto in termini di sintesi delle esperienze che ho fatto in questi anni. È una candidatura molto identitaria che vuole tutelare il Mezzogiorno, contrastando l’ecatombe che si sta abbattendo su quest’area del Paese. Abbiamo bisogno di fare battaglie di cambiamento anche al Parlamento Europeo, preservando l’Europa ma garantendo strumenti d’innovazione. Sono convinto che lo sviluppo passi per Forza Italia». 

A rinfocolare le polemiche ci ha allora pensato Rodolfo Gnocchi, coordinatore dell’area picentina per Fratelli d’Italia. “Si è svolto presso il convento di Santa Sofia a

Rodolfo Gnocchi

Montecorvino Rovella il convegno  ‘Autonomia differenziata, le ricadute per il Mezzogiorno’ con la partecipazione di Piero De Luca del PD (figlio di Vincenzo governatore della Campania) e di Federico Conte di LeU (figlio dell’ex Ministro Carmelo) entrambi deputati. Nel segno del ‘cambiamento’ tanto paventato prima Con Franco Alfieri poi con il Sindaco D’Onofrio, questa amministrazione getta la maschera e si propone come la continuità della più vecchia e scadente politica legata alla legge della legittimazione dinastica. Incontro che ha visto la partecipazione anche del segretario provinciale di Rifondazione Comunista. Una scarsa presenza di cittadini completamente disinteressati agli eventi periodici che in vista delle elezioni europee organizza il sindaco, in forma ufficiale, come Comune di Montecorvino Rovella sono il segnale di un primo calo di consensi inevitabile dopo gli errori, da ‘dilettanti allo sbaraglio’, commessi dalla maggioranza. Ora che abbiamo chiare le posizioni di D’Onofrio è dei suoi, legati al PD, aspettiamo di vedere quanto valgono alle prossime europee a sostegno di un partito visibilmente bocciato dagli Italiani”. Riprende Cirielli ma sposta il tiro di qualche chilometro: “I cittadini di Pontecagnano hanno perso la battaglia per impedire l’apertura sul proprio territorio del sito di stoccaggio, una discarica moderna a cielo aperto, nel momento in cui hanno eletto sindaco Giuseppe Lanzara, politicamente legato a Vincenzo De Luca. Sull’apertura del sito di stoccaggio presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente Sergio Costa affinché sia valutata la correttezza della procedura e soprattutto la compatibilità per rischi ambientali e per la sicurezza dei cittadini”.