Un semplice tentativo di prenotazione ha svelato, ancora una volta, l’enorme voragine in cui versa la sanità campana. Questa mattina, un familiare ha provato a fissare un polisonnogramma notturno per Francesco, un paziente affetto da sclerosi multipla, in carrozzina e con gravi problemi respiratori. L’unica disponibilità comunicata dal Cup dell’Asl? Marzo 2026, all’ospedale di Polla.
«Siamo alla follia – dichiara Mario Polichetti, responsabile del Dipartimento nazionale Sanità dell’Udc -. Un paziente con una patologia neurodegenerativa e difficoltà respiratorie non può aspettare quasi due anni per un esame fondamentale. Il rischio che muoia prima della data prevista è reale. Questo è ciò che accade nella tanto decantata “eccellenza” della sanità campana».
«Ma non succede solo all’Asl. L’Azienda Ruggi di Salerno – incalza Polichetti – rappresenta plasticamente il fallimento del modello sanitario imposto da Vincenzo De Luca. Una sanità che non cura, che allontana i cittadini dalle cure, che rende impossibile anche l’accesso ai servizi minimi essenziali. I numeri e i casi parlano chiaro: non è solo inefficienza, è una vera emergenza sociale. E mentre i pazienti aspettano o muoiono – prosegue – il direttore di presidio del Ruggi, Walter Longanella, continua a restare in silenzio sul presunto conflitto di interessi che coinvolge la sua famiglia, proprietaria di laboratori di analisi privati in provincia. Un silenzio assordante e imbarazzante per chi dovrebbe garantire trasparenza e tutela della sanità pubblica».
Polichetti infine attacca anche l’ultima scelta al vertice della principale Azienda sanitaria salernitana: «La nomina di Ciro Verdoliva alla direzione del Ruggi, attualmente indagato per reati gravissimi, è l’ennesimo schiaffo ai cittadini salernitani. Un incarico attribuito in barba al buon senso, alla meritocrazia e al rispetto per le istituzioni. C’è un’intera provincia che chiede risposte e rispetto, e che saprà far sentire la propria voce quando arriverà il momento del voto».