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di Mariateresa Conte

Pollica (Sa) – Pollica. Aggiungere il nome di Angelo Vassallo alla legge “Salva Mare“. È quanto proposto nero su bianco alla Commissione Ambiente della Camera, dal deputato del Pd, Umberto Buratti. Proposta contenuta all’interno di un emendamento che sarà discusso oggi pomeriggio, nato a seguito dell’appello lanciato nel mese di luglio alla stessa Commissione Ambiente, dal presidente della “Fondazione Angelo Vassallo, sindaco pescatore” nonché fratello di Angelo, Dario Vassallo, giunto nel palazzo romano per esporre il progetto “pulizia dei fondali marini” portato avanti dalla Fondazione e dai pescatori di Acciaroli nel mare di Pollica.

Pescatore prima, sindaco del comune di Pollica dopo, Angelo Vassallo, ha dedicato tutta la sua vita alla tutela del mare e dell’ambiente, attraverso una serie di iniziative che ancora oggi, a circa dieci anni dal suo omicidio avvenuto la sera del 5 settembre 2010, continuano ad esistere ed espandersi in tutto il mondo grazie all’incessante lavoro della Fondazione a lui intitolata, che promuove la tutela del giglio marino protetto e la pulizia dei fondali marini dall’inquinamento delle microplastiche.

Azioni concrete a difesa del mare, dell’ambiente e della legalità dunque, quelle che hanno contraddistinto l’attività politico-amministrativa del sindaco Vassallo, tanto da essere riuscito a trasformare il mare di Pollica, in uno dei mari più puliti d’Italia, ottenendo la bandiera blu del Fee, le Cinque vele di Legambiente, la tutela del giglio marino e il riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea. Il sogno in un Cilento attento all’ambiente e libero dalla presenza della criminalità organizzata quello del sindaco pescatore, a cui qualcuno ha provato a mettere “fine” in una notte d’estate di circa dieci anni fa, con 9 colpi di pistola che hanno interrotto la vita del primo cittadino divenuto il simbolo della legalità e della tutela del mare.