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Salerno – Stamane, Giovedì 19 Luglio 2018, di buon mattino, come è d’uso delle Fiamme Gialle quando hanno da assolvere un incarico istituzionale o non, la Presidenza Provinciale dell’A.N.F.I., Sezione “Generale Ferdinando De Filippis” di Salerno, si è portata in Casal Velino (SA) al fine di eseguire una “visita a sorpresa” al socio veterano: S. Ten. (c) Marco Rag. D’Ambrosio, classe 1936.

La delegazione, costituita dal Presidente: S.Ten. (c) Aniello (Nello) Cascone, dal V.Presidente Fin. (c) Michele Geom. Grottoli, dal Consigliere Luogotenente (c) Livio Cav. Trapanese, dai Sindaci (effettivo e supplente): Brig. Capo (c) Salvatore Lodato e App. Sc. (c) Antonio Faiella e dai soci: Luogotenente (c) Giuseppe Militti,  Brig. Capo (c) Michele Ianniello, Brig. Capo (c) Salvatore Cav. Rizzo, Fin.  (c) Biagio Madaio, con le rispettive consorti, è stata accolta dal S. Ten. D’Ambrosio all’ombra di una maestosa ultrasecolare quercia, la cui base misura metri cinque circa di diametro, con una chioma di oltre venticinque metri.

Fra i cimeli d’epoca remota, ereditati dalla famiglia della defunta consorte, Signora Rosa Zammarrelli, di cui il S.Ten. D’Ambrosio è geloso custode, la citata delegazione ha potuto ammirare il “Foglio di Congedo Illimitato” dell’omonimo nonno materno: Appuntato del Regio Esercito Italiano: Marco D’Ambrosio, classe 1864, serbato in un cilindrico astuccio metallico; altro reperto di pregio è la particolareggiata planimetria predisposta dall’Ing. Cesare Cav. Carrano, per la realizzata strada, di oltre quattro chilometri: “Vallone dei Rossi – Acquavella”, datata 1876, una terza lontana testimonianza, dono del Colonnello del Regio E. I. Alfredo Raso alla famiglia Zammarrelli, è un marmo raffigurante il Generale Luigi Cadorna (1850/1928).

Il S.Ten. D’Ambrosio si è arruolato nel Corpo della Guardia di Finanza nel 1954 e dopo l’esperienza alpestre, presso le Brigate di Val Mulini, Somazzo e Ponte Chiasso, a soli ventidue anni, dopo aver frequentato con successo la Scuola Sottufficiali del Lido di Ostia, assunse il Comando della Brigata di Pioppi (SA) che mantenne per sei anni per trovarsi trasferito, poi, presso la Compagnia di Napoli, ove si distinse in pericolose operazioni anticontrabbando e della “borsa nera”; dal 1965 al 1969 ha comandato la Brigata di Licola di Pozzuoli (NA), ove lo raggiunse la promozione a: “più giovane Maresciallo” del Corpo delle Fiamme Gialle d’Italia, per cui si trovò trasferito presso il Comando Generale, Sezione Ispettorato Generale Amministrativo di Roma, per giungere poi alla Compagnia del Corpo di Salerno.

Dalle memorie raccolte in due diari della Famiglia Zammarrelli, uno del 1764 e l’altro del 1843, il S.Ten. D’Ambrosio ha raccolto innumerevoli notizie, tanto da scrivere numerosi libri, portando alla luce anche l’omicidio del “Capo Urbano” (Sindaco e Responsabile della Sicurezza e Ordine Pubblico) avvenuto a Serra Cilento nel 1848, sugli eventi politici fra le fazioni pro e contro il Re, sulle tasse ed imposte dell’800 ecc. ecc..

L’incontro si è concluso in una sobria conviviale, tenutasi presso un noto ristorante del luogo marinaro, non privo di momenti di emozione fra tutti i partecipanti, per l’ascolto dei numerosi aneddoti inerenti gli anni in cui il S. Ten. Marco D’Ambrosio ha servito lo Stato fra le file della gloriosa Guardia di Finanza, narrati con dovizia di particolari e segnata nostalgia.