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Salerno – Franco Alfieri radoppia: alla carica di (neo) Sindaco del Comune di Capaccio Paestum aggiunge quella, fresca di nomina, di Consigliere del Presidente De Luca in tema di “Masterplan per la rigenerazione e valorizzazione del litorale Salerno Sud”. Tanto che si rivolge via social ai “cari amici” per affermare: “Resto, dunque, al fianco del Presidente, che ringrazio per la fiducia accordatami con questo incarico, dopo essere stato Capo della sua Segreteria e Consigliere per l’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca. Con il supporto degli uffici regionali, le associazioni di categoria, le parti sociali, il mio staff ed i tanti che hanno partecipato a questa avventura – che colgo l’occasione per ringraziare, ancora una volta, per l’impegno profuso e la leale collaborazione – abbiamo lavorato con passione ad un settore strategico per l’economia campana. E’ stata, per me, un’esperienza di cui sono particolarmente orgoglioso, per la quale ho fatto grandi sacrifici, non mi sono risparmiato in nulla, ma che mi ha restituito conoscenze, amicizie e soddisfazioni che mi ripagano di tutto. Ora inizia una nuova fase, nella quale, oltre a dedicarmi alla Città di Capaccio Paestum nella mia qualità di Sindaco, mi occuperò di un territorio più ampio, quello del litorale a sud di Salerno: un’ area dalle enormi potenzialità per la quale lavoreremo, insieme ai Sindaci, alle realtà produttive ed alle istituzioni, pubbliche e private che operano sul territorio, al programma integrato di sviluppo d’area vasta per la sua rigenerazione e valorizzazione. Un nuovo impegno che affronterò, come sempre, con gli ingredienti alla base di ogni successo: passione, entusiasmo e devozione per il lavoro”.

Forza Italia – La critica, dura, arriva dal deputato Gigi Casciello di Forza Italia: “Il moralismo amorale del Pd e del deluchismo è imbarazzante e si esprime in tutta la essenza nella figura e nella storia di Franco Alfieri. È opportuno che Alfieri, sebbene indagato e per me dunque innocente fino a condanna passata in giudicato, si occupi del Masterplan della Regione Campania? Resto in attesa di risposta dal ministro Salvini alle due interrogazioni che riguardano Alfieri ed i Comuni

Casciello-Ilardi-Fasano

di Agropoli e Capaccio Paestum. È impossibile ignorare l’indagine per voto di scambio politico-mafioso e non di meno l’indignazione generale e lo sgomento per quanto accaduto nella notte della vittoria di Alfieri, eletto sindaco di Capaccio Paestum, quando almeno cinque ambulanze si sono precipitate a sirene spiegate nel cuore della città a partecipare ai festeggiamenti, sostando di fronte al comitato elettorale del braccio destro del governatore Vincenzo De Luca. Quelle autoambulanze, tutte con la scritta Croce Azzurra, fanno capo a una delle società di Roberto Squecco, l’imprenditore delle pompe funebri che la Cassazione ritiene organico al clan camorristico dei Marandino, condannato a gennaio con sentenza definitiva per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. La moglie di Squecco, Stefania Nobili, era candidata in una delle otto liste di Alfieri, ‘Democrazia Capaccese’, ed è stata eletta in consiglio con 348 preferenze”, prosegue l’onorevole Casciello. Di qui la sollecitazione da parte del parlamentare azzurro al ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Insisto, e chiedo al Viminale quali iniziative, per quanto di sua competenza, intenda assumere e se ritenga di attivarsi affinché venga avviato l’iter amministrativo per lo scioglimento del Comune di Capaccio Paestum attraverso l’immediata istituzione della commissione di accesso. Non solo. Urge sapere se il ministro Salvini ritenga di sollecitare la Regione Campania, affinché adotti i necessari provvedimenti finalizzati a revocare ad Alfieri la nomina a delegato per il Masterplan per la Costa Sud della provincia di Salerno. Un atteggiamento gravissimo, da parte del PD, cui non basta provare a nascondere il proprio legame con Alfieri con l’accordo di non presentare il simbolo in campagna elettorale e da parte del presidente della Regione che conferma ancora una volta la sua arroganza politica. Con le stesse accuse mosse dalla magistratura, premesso sempre il principio della presunzione d’innocenza in attesa dei tre gradi di giudizio, altre persone sono state private anche del diritto di fare campagna elettorale nella stessa tornata delle amministrative in cui l’indagato Alfieri ha vinto, celebrato dalle sirene delle ambulanze di Squecco”.  Foto in alto dal post di Franco Alfieri