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Salerno – Biglietti in mano, cappellini colorati, accenti di altre regioni, lingue di altre nazioni: basta una immagine per esorcizzare la paura che il blocco totale delle attività potesse contagiare anche l’estate. Invece, nell’ultimo sabato di giugno “siamo ripartiti con il pienone” confida Rosario Danisi, direttore commerciale Alicost, mentre alle sue spalle i primi “trecento passeggeri” di giornata completavano le procedure di imbarco su uno dei tanti traghetti aziendali impegnati sulle ‘Vie del Mare’ per Costiera amalfitana, Capri e, da luglio, Cilento ed isole Eolie. Lui raccomanda l’uso delle mascherine mentre a bordo e nella stazione marittima il personale fornisce i dispositivi di protezione individuale e si occupa del distanziamento. Stamattina la stazione marittima era piena: “Salerno è tornata ad essere punto di riferimento per Campania, basso Lazio, Puglia, Calabria”, spiega Danisi, che aggiunge un interessante particolare relativo all’evoluzione nella percezione del turismo determinata dall’emergenza-Covid: “Dalle prenotazioni e da quanto vediamo giornalmente, non è sbagliato affermare che siamo tornati al post-anni ’70, allorquando gli italiani amavano scoprire le bellezze turistiche del nostro impareggiabile Paese”.