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Salerno – “L’ordinanza della Regione Campania sulla chiusura anticipata di bar e ristoranti è l’ennesima mazzata su di un settore già devastato dal lockdown e dal perdurare della crisi. Se non viene ritirata subito, le conseguenze potranno essere molto gravi: molte aziende non sopravviveranno, altre dovranno rimettere in cassa integrazione il personale appena richiamato al lavoro”.

E’ il commento di Massimo Di Porzio, Presidente Fipe-Confcommercio Campania, sul provvedimento ritenuto “in controtendenza rispetto al resto d’Italia, dove questi limiti non sono previsti in alcuna regione”. Il presidente Di Porzio continua: “Lo stesso Governo italiano ha rinunciato ad emanare un provvedimento simile perché si è reso conto di quanto sia inutile e controproducente. Se l’obiettivo è contrastare gli assembramenti, l’unico effetto che si ottiene chiudendo gli esercizi pubblici è di far riversare le persone in strada senza più alcun controllo. Bisogna fare l’esatto contrario: riportare il consumo all’interno degli esercizi, dove si applicano rigorose misure di sicurezza, derivate dai protocolli affinati in questi mesi, dal distanziamento tra i tavoli all’uso di gel igienizzanti e delle mascherine quando ci si sposta, alla rilevazione dell’identità di almeno un cliente per tavolo per assicurare la tracciabilità. Deve essere chiaro a tutti che l’attività dei pubblici esercizi contribuisce a contenere l’epidemia perché consente ai cittadini di intrattenersi in condizioni di sicurezza ed evita incontrollabili assembramenti per strada o in spazi privati. Servono piuttosto maggiori controlli su tutti coloro, cittadini ed imprese, che non rispettano le regole”.

Posizione sposata in pieno dall’omologo provinciale Giuseppe Gagliano. “Rivolgiamo un appello al Presidente De Luca – conclude Di Porzio – affinché, come si è fatto per il blocco alle cerimonie, attivi subito un confronto con i rappresentanti di categoria per rivedere il provvedimento ed individuare di comune accordo misure più efficaci per garantire il rispetto delle regole anti-Covid”.

“Quanto accaduto non più tardi di pochi giorni fa a proposito della revisione dell’ordinanza sul wedding – dice Giuseppe Gagliano, Presidente della sede salernitana di Confcommercio Campania – è la dimostrazione che attraverso l’interlocuzione e il confronto con le associazioni è possibile prevedere misure soddisfacenti per tutte le parti in causa. Tra le imprese c’è grande preoccupazione e voglia di mobilitazione. Preferiamo proseguire sul metodo del confronto che, a nostro avviso, contribuirebbe a trovare soluzioni condivise e probabilmente più efficaci“.