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Salerno – Intervenuto al convegno (foto) sul tema dei livelli di applicazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a trent’anni dalla approvazione della omonima Convenzione in sede ONU, il coordinatore dell’Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili (OCPG) della Università degli Studi di Salerno si è soffermato sulle disuguaglianze che oggi esistono tra le popolazioni giovanili di Campania e nord Italia tra le aree interne e quelle maggiormente popolate della regione. Nella sala conferenze del Museo Diocesano, ospite del garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Campania prof. Giuseppe Scialla ed a latere della inaugurazione della mostra tematica ‘Pinocchio: diritti di un bambino, rovesci di un burattino’ inaugurata dall’Arcivescovo mons. Andrea Bellandi e visitabile fino al 26 dicembre, la professoressa Stefania Leone, ha detto: “La nostra analisi si basa su uno storico consolidato: in Campania le disuguaglianze nelle fasi della infanzia, della adolescenza e della giovinezza avanzata – qui, per mancanza di condizioni di autonomia, si resta in casa anche fino a 35 anni –  toccano il livello critico nelle aree interne, prevalentemente province di Avellino e Benevento”. Leone fa riferimento alle “povertà culturali ed educative figlie di fattori strutturali e socio economici che differenziano le regioni del sud da quelle del centro nord”. Impoverimento che determina “un affievolimento nella partecipazione dei giovani alla vita pubblica”.     

L’OCPG è un centro di ricerca per lo studio dei fenomeni giovanili contemporanei istituito nel 2010 presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno. Gli interessi di ricerca dell’osservatorio investono i molteplici campi degli studi sulla gioventù e le questioni che investono la vita dei giovani, con prospettive teoriche, approcci metodologici e tecniche qualitative e quantitative.

Fin dalla sua istituzione, l’Osservatorio è anche affidatario delle attività di ricerca sui giovani e sulle politiche giovanili nell’ambito dell’Osservatorio permanente sulla condizione giovanile della Regione Campania e del rinnovato Osservatorio regionale delle Politiche Giovanili, istituito nel 2016 e contemplato all’art. 13 della Legge regionale 8 agosto 2016, n. 26 “Costruire il futuro. Nuove politiche per i giovani”.

In questo contesto gli studi e le ricerche sul campo si rivolgono particolarmente alle connessioni tra le diverse sfere di vita dei giovani e le prospettive teoriche e analitiche utili a supportare lo sviluppo delle politiche giovanili. Nel ruolo attivo di agente di sviluppo culturale, sociale ed economico, l’osservatorio opera come organismo di contatto tra il mondo della ricerca e gli attori pubblici e privati che si occupano dei giovani attraverso collaborazione con attori governativi, amministrazioni locali, altre università, istituzioni scolastiche e culturali, gruppi giovanili, associazioni e organizzazioni no-profit e soggetti privati.

L’Osservatorio, attraverso un proprio sistema informativo multicanale integrato sviluppa flussi informativi che si rivolgono a un ampio pubblico di giovani, studenti, studiosi, amministratori pubblici e operatori professionali. Come organo di diffusione della produzione scientifica e della documentazione inerente i giovani e le politiche giovanili, opera con finalità di divulgazione della conoscenza mediante canali editoriali tradizionali, attività convegnistiche e seminariali e networks digitali.