- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Il trionfo del centro-destra unito in Umbria a discapito dell’alleanza di Governo replicata nel (piccolo, elettoralmente) laboratorio politico di Terni e Perugia potrebbe segnare un punto di non ritorno per Roma. La prima costola a sanguinare è quella dei socialisti. Il partito retto, a livello nazionale, dal segretario salernitano Enzo Maraio prevede scenari foschi per Conte, Di Maio e Zingaretti. Alle quattro di notte, acquisito il -20% del candidato di centro sinistra, Maraio scrive: “La sconfitta in Umbria è netta e non ammette appelli. L’antisalvinismo che ha cementato le forze del Governo nazionale non basta per recuperare la fiducia dell’elettorato. Anzi. Occorrono proposte chiare e politiche finalizzate a dare risposte concrete alle esigenze delle persone e ai problemi reali della gente in carne ed ossa. Questo devono fare le forze del centrosinistra, con spirito riformista. Ci tornano in mente tutte le perplessità che hanno accompagnato il sostegno al nuovo Governo sin dal suo concepimento. Ma oggi è troppo semplice ricordarlo. E non serve. Per andare avanti bisogna cambiare il passo e per il bene del centrosinistra il Pd o ritorna a dialogare con i suoi naturali alleati ricostruendo una coalizione vera, con parole chiare e programmi concreti, o ci attenderanno altre sconfitte alle prossime elezioni regionali, a maggior ragione se si dovesse ritenere non più proponibile l’alleanza con i 5 Stelle”.