- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Aeroporto: il giorno dopo è dedicato alle riflessioni.

Il provvedimento del Tar brucia perché rischia di mettere a repentaglio l’intero progetto di costruzione (anche materiale) del sistema aeroportuale campano. Tra le voci di dissenso, quella dell’avvocato Alfonso Mignone, presidente del Propeller Club: “Intervengo sulla vicenda dell’accoglimento del ricorso al Tar che ha coinvolto l’aeroporto Salerno/Costa d’Amalfi e ha posto un nuovo freno ad un decollo sempre più vicino. Sono d’accordo con il Presidente Andrea Prete (leggi qui). Da anni, sia come privato cittadino e poi come Presidente del Propeller Club Port of Salerno, sono schierato a fianco di chi sostiene le ragioni dell’aeroporto di Salerno che è

Alfonso Mignone

infrastruttura fondamentale non solo per la crescita del territorio ma tutto il comparto della logistica campana. Uno scalo con una storia travagliata che ha subìto per decenni un accanito ed ingiustificato ostruzionismo da parte della burocrazia (ENAC, Ministero Infrastrutture e Trasporti, Ministero Economia e Finanze) ed ora che si è arrivati al traguardo di un gestore unico (GESAC) che possa dotare la Campania di un Sistema Aeroportuale che soddisfi la domanda di trasporto aereo di un vasto bacino di utenza interregionale che ha fortemente bisogno di internazionalizzazione per poter incrementare il proprio PIL, viene di nuovo ostacolato e questa volta da interessi privati imbevuti di pseudo-ambientalismo. Prendiamo atto, per l’ennesima volta, di quanto sia difficile realizzare in tempi ragionevoli quelle connessioni con il mondo da cui far scaturire sviluppo, reddito e occupazione affinché un Mezzogiorno dalle mille potenzialità inespresse possa colmare il gap con i nostri competitor del Mediterraneo”.