- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Eboli (Sa) – Due giovani dispersi nelle montagne salernitane, poi ritrovati morti. Stesso epilogo per gli sfortunatissimi Simon Gautier (ritrovato il 18 agosto) e Danilo Mongiello (il cui corpo è stato recuperato il 22 settembre). Tragedie che scatenano una grandinata di polemiche sull’(in)adeguatezza delle piattaforme informatiche utilizzate dalle pur volenterose squadre di soccorso. Il dito nella piaga lo mette Olivier Compte, il patrigno di Simon Gautier con una lettera inviata al presidente del 118 nazionale Mario Balzanelli e pubblicata dall’Ansa, attraverso la quale perora la tesi della introduzione in Italia della geolocalizzazione in ossequio alla direttiva Ue recepita nel 2009 ma mai compiutamente applicata. “Il ragazzo – riporta l’Ansa – sarebbe stato immediatamente localizzato, soccorso dagli equipaggi del 118 in tempi rapidissimi, a prescindere dal fatto che avesse potuto obiettivamente sopravvivere o meno alle lesioni”. Poi una serie di interrogativi: “Simon ha chiamato 112 e 118 venerdì 9 agosto alle 9, il Consolato francese afferma di essere stato informato solo lunedì 12 alle 10. E’ vero? E’ possibile, in futuro, istituire un sistema di allerta che avvisi più rapidamente il consolato appropriato, dal momento che la persona da salvare è straniera? Ci sono volute 80 ore per essere contattati. Perché? È difficile per 118 o 112 chiedere all’operatore gli ultimi numeri chiamati da Simon e contattare rapidamente i suoi parenti o amici? Ci sono voluti otto giorni di ricerche per utilizzare la telecamera di Policastro e così ridurre l’area di ricerca. Tuttavia avevamo indicato già lunedì 12 agosto al Consolato e martedì mattina ai Carabinieri che i soccorsi dovevano analizzare il viaggio di Simon da giovedì 8 agosto, ad esempio utilizzando i suoi dati telefonici. Perché un’attesa così lunga? Non abbiamo mai saputo se i dati telefonici dell’8 sono stati analizzati. Perché non è possibile addestrare gli operatori di 118 o 112 a utilizzare il GPS del telefono della vittima, ad esempio attivando GoogleMaps? Non è necessario il 3G per questo, o tecnologia aggiuntiva”. L’Ansa riporta anche la risposta di Banlzanelli: “Rinnovo l’appello al presidente del Consiglio Conte e al ministro dello Sviluppo economico Patuanelli ad intervenire subito per l’applicazione della direttiva sulla geolocalizzazione in nome e in ricordo di Simon Gautier”. E magari anche dell’ebolitano Danilo Mongiello morto in circostanze simili, senza geolocalizzazione o interessamenti di ambasciate.