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Raccolta illegale e commercializzazione illecita di corallo rosso. Sono le accuse nei confronti di dieci indagati, originari delle province di Napoli e Salerno, nel’ambito di un’inchiesta della Capitaneria di Porto di salerno, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Salerno. Attraverso bombole e attrezzi subacquei, con metodi di raccolta distruttivi, fingendo di svolgere attività di ricerca scientifica, le dieci persone indagate, alle quali sono state oggi notificate gli obblighi di dimora con prescrizioni nei comuni di residenza, in realtà effettuavano la pesca illecita del corallo che come ricordato nel corso della conferenza stampa è una specie a rischio estinzione, ed è indispensabile per la conservazione dell’habitat marino. Tra le aree della costiera danneggiate dall’attività illecita, vi sono i siti di Punta campanella, gli isolotti de Li Galli, lo scoglio dell’Isca di Praiano fino a Conca dei marini.