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Salerno – Porto, il Covid ha sparigliato le carte: crociere scomparse, poche certezze per i traghetti delle vie del mare, un paio di cantieri ancora fermi e concessioni in scadenza non rinnovate, di fatto congelate in attesa di capire dinamiche ed evoluzioni italiane e comunitarie.

Immerso tra le carte, il segretario generale dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno centrale, Francesco Messineo, fa il punto. “Il dato positivo – dice – è che il periodo di emergenza non ha, di fatto, inciso sui traffici commerciali. Per quanto riguarda le opere va detto che per il cantiere del Masuccio Salernitano siamo in attesa degli atti dell’azienda di adeguamento alle norme post-Covid; a Santa Teresa i lavori sono invece ripresi ma i tempi di completamento dell’opera sono slittati all’inizio di agosto. Per non arrecare ancor più danno ai concessionari – con il pontone operante in quel periodo nel bel mezzo della darsena – stiamo ipotizzando l’interruzione estiva dei lavori o, in alternativa, l’utilizzo della strada costruita in uno con la nuova banchina di riva per il trasporto dei materiali fino a testata di scogliera. Su questa ipotesi ci stiamo confrontando con il Comune”.

Capitolo-Porta Ovest: “Cantiere fermo. Riprenderà tra qualche settimana, allorquando i progettisti ci avranno consegnato le elaborazioni integrative, in particolare per il complesso nodo del Cernicchiara”. Altra questione alquanto ingarbugliata attiene al rinnovo delle concessioni demaniali, in particolare, agli operatori dei pontili. Messineo spiega: “Le scadenze sono al 31 dicembre 2020. Coloro che – in forza della norma introdotta con la Legge di Bilancio del 2018 – hanno richiesto la proroga legislativa automatica fino al 2033 delle concessioni demaniali in essere, si sono dovuti fermare innanzi alle sentenze del Consiglio di Stato che non dirimono in maniera per essi favorevole il conflitto con il principio eurocomunitario risalente alla direttiva Bolkenstein del 2006. L’AdSP del Mar Tirreno centrale, quindi, non sta prorogando. Anche se…”. Qui introduce l’elemento di speranza. “Nel decreto legge di rilancio dell’economia il Governo, dopo consulto con Assoporti e acquisita la disponibilità in sede europea (che in tal senso non vede la configurazione di aiuto di Stato), ha introdotto il principio del rinnovo delle concessioni per un anno, fino al 31 dicembre 2021. la ratio è far recuperare agli operatori concessionari l’anno risultato compromesso a causa del Covid. Prima di agire con quetso tipo di rinnovo attendiamo, però, il testo definitivo di conversione in sede parlamentare”.