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Salerno – Non solo auto di grossa cilindrata rubate, droga (dell’Isis), armi ecc… Di illegale, al porto di Salerno, tenta di transitare anche merce alimentare. E’ di poche ore fa la notizia diffusa in una nota dall’assessorato regionale all’agricoltura della scoperta di 11mila chili di pesche tunisine infettate. Si legge: “Il Servizio Fitosanitario Regionale della Campania, con i propri Ispettori, ha effettuato un’intercettazione di una partita di frutti di pesco proveniente dalla Tunisia (spedizione di 1.680 colli per un totale di 11.000 kg di pesche) presso il Posto di Controllo Frontaliero (PCF) di Salerno – Porto. In particolare nei frutti di Prunus persica esaminati con le attrezzature in dotazione ai PCF del SFR Campania (stereomicroscopio e fotocamera digitale), sono state riscontrate larve vive appartenenti a popolazioni di “Tefritidi non europei”, organismi nocivi da quarantena per la UE (foto a lato) come indicato dalla vigente legislazione fitosanitaria europea. Alla luce di quanto riscontrato si è provveduto ad inoltrare l’apposita intercettazione nel nuovo sistema Traces NT che a sua volta invia la segnalazione agli organismi internazionali competenti (EPPO), comprese le autorità tunisine. L’attività degli Ispettori fitosanitari del SFR Campania, presso i PCF continua in maniera serrata, viste le notevoli quantità di vegetali e prodotti vegetali importati, e l’importanza del controllo fitosanitario alle frontiere per la salvaguardia del comparto delle produzioni agroalimentari della regione, nonché dell’intera penisola italiana”.