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Salerno – “Salvini nega di aver preso soldi e, al momento, non vi è alcuna prova nota che lo contraddica. Più difficile credergli quando, scaricando Savoini, si dice estraneo alla trattativa con i russi. Alla quale non era fisicamente presente pur essendo anche lui a Mosca in quel momento. Ciò premesso, al di là di eventuali responsabilità per il reato di finanziamento illecito, allo stato non provato, c’è l’enorme problema politico di un ministro dell’interno e vice capo del governo (autoproclamatosi ‘vicepremier vicario’) di un Paese dell’Alleanza atlantica, sul quale si addensano ombre di volersi alleare con la Russia, come dice chiaramente Savoini dell’audio citando espressamente Salvini come artefice di questo disegno politico. Noi chiediamo a Salvini di smentire Savoini, di espellerlo dalla Lega e di denunziarlo per millanteria. Altrimenti si fa complice di un patto scellerato a danno degli italiani e dell’Italia”. Seppure la forma non sia virulenta la sostanza è una vera randellata, di spessore elevato perché proveniente dall’ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, neo parlamentare europeo campano designato da De Luca. Ad un giorno dal suo post non si sono registrate posizioni ‘uguali e contrarie’, ossia a difesa dell’immagine di Salvini dalla presidenza campana del partito o pari-grado di Roberti: dai parlamentari europei neo eletti della Lega, meglio se campani, ancor meglio se salernitani (Roberti è stato per anni a capo della Procura salernitana). Ognuno per la propria strada ma immancabilmente stretti al ‘capitano’ per le foto di gruppo.