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Salerno – Con delibera numero 293 del 21 ottobre l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno procede al riconoscimento della premialità una tantum a favore del personale sanitario impegnato nell’emergenza Covid 19. In termini operativi l’Azienda accrediterà le retribuzioni spettanti a titolo di premialità una tantum “congiuntamente alle competenze stipendiali di ottobre 2020”. A tal fine l’Azienda “impegna per l’anno 2020 l’importo complessivo di € 790.070, comprensivo di oneri per € 142.129 ed IRAP per € 50.760, con imputazione, quale ‘Incentivazione finanziata da Terzi’, al budget di spesa multi conto dedicato alla linea progettuale Covid-19”.

A quanto ammonta l’integrazione una tantum? “L’importo – è scritto nella delibera – non potrà essere superiore a 2.000 euro al lordo dei contributi previdenziali e assistenziali”.

Il provvedimento trova origine nella delibera di giunta regionale numero 427 del 3 agosto 2020, nella quale si legge: “L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha determinato e sta determinando in ambito regionale una imponente riorganizzazione delle attività sanitarie ed assistenziali delle aziende sanitarie, in particolare con un significativo incremento dei posti letto delle unità operative di malattie infettive e di pneumologia, di terapia intensiva e sub intensiva, con la riconversione di interi ospedali o di loro aree dedicati ad accogliere in via esclusiva pazienti affetti dal contagio e con la complessiva riprogrammazione delle ordinarie attività di assistenza al fine di orientare primariamente il personale e le strutture organizzative verso le attività di cura e prevenzione collegati all’emergenza epidemiologica.
La riorganizzazione in corso ha determinato notevoli ripercussioni sulle condizioni di lavoro degli operatori del Servizio Sanitario Regionale, in particolare per quelli impegnati nei reparti Covid, nonché nelle attività di prevenzione, diagnosi e cura collegati alla diffusione del virus, determinando anche la necessità di un incremento della presenza lavorativa sul luogo di lavoro. Gli operatori del SSR impegnati nei reparti Covid e nelle articolazioni aziendali indirettamente impegnate hanno dimostrato un senso di responsabilità ed una particolare dedizione al lavoro che hanno consentito al SSR di contenere e contrastare lo stato di emergenza da Covid-19. Al fine di procedere al riconoscimento della premialità agli operatori sanitari impegnati nei reparti Covid e nelle articolazioni Aziendali indirettamente impegnate, si sono tenuti molteplici incontri con le organizzazioni sindacali”.

Per tali motivi la giunta regionale ha deliberato “di finanziare in questa prima fase, il 60% delle risorse stanziate dall’art. i comma 1 del Decreto- legge 17 marzo 2020, n. 18 convertito con modificazioni in Legge 24 aprile 2020, n. 27, pari ad euro 23.288.405, comprensivi di oneri e I.R.A.P., alla remunerazione delle prestazioni correlate alle particolari condizioni di lavoro del personale dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nelle attività di contrasto alla emergenza epidemiologica determinata dal diffondersi del Covid-19, incrementando le risorse da destinare ai fondi contrattuali per le condizioni di lavoro della dirigenza medica e sanitaria dell’area della sanità ed ai fondi contrattuali per le condizioni di lavoro e incarichi del personale del comparto sanità”.